In una lunga intervista rilasciata a La Casa di C, l'ex trequartista dell'Avellino, Alessandro Sbaffo ha ricordato l'esperienza in biancoverde: "Dell’Avellino ho ricordi fantastici. Un esperienza straordinaria, magnifica. Dispiace come sia finita l’ultima parentesi ma capisco Tesser che pensava a far risultato e non aveva tempo e voglia di stare lì ad aspettarmi e comprendermi.

Se lo incontrassi gli direi che ho capito che non poteva star dietro ai miei sbalzi d’umore. Avellino mi ha ricordato Ascoli che ho vissuto da giovane calciatore. Con Rastelli ho i miei ricordi più belli, mi fa piacere sia tornato. Lo ricordo come un trascinatore, sapeva toccare le corde giuste con il suo staff che è straordinario partendo da Dario Rossi fino ad arrivare a David Dei e al prof Fabio Esposito.

E come non posso ricordare gente come Castaldo, D’Angelo, Zito, con i loro pregi e difetti. Vivevano con passione l’indossare la maglia dell’Avellino per cui lottavano. Ci mettevano la garra, come si suol dire. Sapevano diventare squadra senza parlarsi, in automatico, nei momenti più delicati delle partite. Anche a Castaldo mi sono ispirato per la sua capacità di prendersi quel falletto fuori casa, di piazzare quella zampata vincente. Ad Avellino ho imparato l’importanza di sentirsi rappresentanti di un territorio, il senso di appartenenza che mi ha portato a chiudere il cerchio dicendo sì alla Recanatese”.

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 14 dicembre 2022 alle 16:43
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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