Con l'arrivo dell'esperto mister Novellino, con il filotto di nove risultati utili consecutivi e con i 37 punti in classifica forse l'ambiente ha iniziato prematuramente a coccolarsi. I numeri, ad oggi, parlano ancora a favore di un Avellino salvo per cui la positività sta vincendo la sua partita contro i poli negativi di un ipotetico altro magnete che lo vuole, invece, immischiato nella bagarre anti-retrocessione. Ma in fisica gli opposti si attraggono: nel campionato di Serie B in un amen si passa da un momento positivo ad uno negativo, e viceversa. Da tenere in considerazione restano la spada di Damocle di eventuali punti di penalizzazione per la vicenda relativa al calcio-scommesse, ed un calendario che riserva in queste ultime dieci partite cinque match incandescenti in casa (Spal, Carpi, Cesena, Bari, Latina) ed altrettanti fuori (Frosinone, Pisa, Ascoli, Benevento, Salernitana). C'è da stare attenti, studiare e non farsi trovare più impreparati nel rush decisivo della stagione. Per il perseguimento matematico della salvezza servirebbero 13 punti, ma la situazione delicata obbliga il condizionale e suggerisce  innanzitutto di iniziare a conquistarne a sufficienza il prima possibile. La squadra dovrà essere abile a non farsi prendere troppo dagli allarmismi che inevitabilmente di nuovo riecheggiando nell'ambiente, ci sarà da lavorare duro per superare questo periodo di crisi, forse anche più psico-fisico che fisico, costruire gli argini per difendersi, creare le controffensive per colpire e vincere. Questa le prerogativa di chi è ad Avellino per scalare quei metri importanti che mancano per salire sulla montagna e fissare la famosa bandierina sulla cima. 

Sezione: Focus / Data: Lun 27 marzo 2017 alle 15:00
Autore: Luca D'Avanzo
vedi letture
Print