Abbiamo atteso 75 anni, oggi l'Avellino ha riscritto la storia, uscendo a braccia alzate da un campo trappola, dove le sconfitte e le amarezze si sono succedute, a prescindere dalla categoria.

Una prestazione mostruosa quella dei lupi, una partita disputata con personalità, attenzione, intelligenza. Straordinario Armellino, che ha respinto tutti i palloni piovuti dalle sue parti, sostituendo alla grande l'infortunato Benedetti, uscito in lacrime per un problema al ginocchio sinistro. Ottimo pure Pezzella, che ha gestito palloni pesanti, calciandone in porta qualcuno velenoso. Mulè ha colpito un palo, Marconi è stato più fortunato: la sua punizione ha trafitto la barriera e spiazzato Bethers.

Poi Ghidotti ci ha messo una pezza nell'unico vero momento di sofferenza dell'Avellino, parando un rigore a Chiricò e fermando i successivi assalti. Nella ripresa non è mai stato chiamato in causa, anche perché dopo la ripartenza letale conclusa da Gori, il Catania è evaporato, contestato aspramente dai suoi tifosi (due fumogeni in campo). L'Avellino vola momentaneamente in testa, in attesa della Juve Stabia e del Benevento. 

Sezione: Focus / Data: Dom 29 ottobre 2023 alle 17:57
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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