E’ bastato un lampo di Sgarbi, come all’andata lo era stato quello di Patierno, per decidere lo scontro diretto per il secondo posto tra Avellino e Benevento. Entrato nella ripresa in una posizione atipica per lui, mezzala ma con facoltà di offendere, Sgarbi ha dato un’accelerata decisiva alla partita con i suoi strappi, i suoi assist, che in un’occasione hanno messo Ricciardi a tu per tu con Paleari bravo a intervenire, e con la sua botta dalla distanza che all’82’ ha regalato all’Avellino i tre punti. Gol confezionato tra l’altro dai due neo entrati, Tito (che ha aperto a destra per l’attaccante) e Sgarbi appunto.

E’ stato comunque un secondo tempo sulla falsariga del primo: tanto equilibrio, tanta attenzione da ambo le parti, pochi spazi concessi e poche occasioni create ma qualcosa in più del primo tempo si è visto. L’occasione suddetta di Ricciardi, una girata sottomisura di Gori deviata d’istinto da Paleari, ma anche un tiro sottomisura di Pinato che è sibilato alla sinistra di Ghidotti. Partite così tese si decidono spesso su un episodio, su un errore, su una giocata, e come all’andata così è stato anche in questo ritorno al Partenio.

Da segnalare un arbitraggio molto permissivo che è intervenuto poco: restano i dubbi per una spinta ai danni di Gori in area nel primo tempo, ma forse l’attaccante ha accentuato troppo il tocco alle spalle di Pastina.

Avellino ora a +3 sul Benevento a due giornate dalla fine: mancano 3 punti per la matematica del secondo posto.

Sezione: Focus / Data: Lun 15 aprile 2024 alle 22:42
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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