Dello sfogo al telefono di Piero Braglia di qualche giorno fa si è già detto e discusso nei giorni scorsi, che il tecnico fosse contrariato di avere solo 9 giocatori in ritiro è cosa nota e comprensibile, ma il Corriere dello Sport oggi rivela altri dettagli del malcontento del tecnico. Quella telefonata, infatti, è servita a smuovere le acque, poiché il tecnico formalmente non aveva ancora apposto la sua firma sul contratto, in attesa appunto che la società gli mettesse a disposizione la squadra promessa per disputare un campionato di vertice. Braglia, secondo il quotidiano, aveva raggiunto Sturno con la sua auto anziché salire su un bus vuoto, primo segnale, e aveva assistito alle sedute sui gradoni, non in campo, altro segnale di protesta. La telefonata è stata l'ultimo avvertimento, con il tecniuco che cominciava a manifestare evidenti segnali di insofferenza: non a caso a seguire sono arrivati i primi acquisti, in ultimo Bernardotto, che hanno dato quantomeno la parvenza di una prima squadra al gruppo che si sta allenando in Irpinia. Da qui la decisione, la sera stessa della conferenza, di firmare finalmente con l'Avellino. Pace fatta quindi, nei prossimi giorni potrebbero arrivare ulteriori rinforzi: Scognamillo è ancora caldo, si continua a trattare con la Casertana il ritorno di Castaldo, mentre il francese Kerbache sarà valutato, come detto dallo stesso Braglia, solo nelle prime uscite ufficiali: ma senza un numero consistente di calciatori è difficile anche organizzare amichevoli al momento.

Sezione: Focus / Data: Lun 31 agosto 2020 alle 11:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print