Ha ragione Ezio Capuano: ad Avellino le vicende societarie stanno offuscando l'ottimo campionato di Morero e compagni. Partito in ritardo, senza neppure il materiale tecnico a disposizione, con pochi calciatori peraltro quasi tutti giovani nei primi giorni di ritiro, l'Avellino è riuscito a ipotecare la salvezza, allontanandosi mentalmente dalle problematiche societarie che vanno avanti dall'estate.

Dal tracollo Sidigas alla gestione del Tribunale di Avellino fino alla querelle tra Izzo e Circelli, coloro i quali avrebbero dovuto restituire serenità all'ambiente e alla squadra, ma che invece hanno finito per confermare l'annata storta, iniziata malissimo e proseguita peggio: la squadra, togliendo qualche fisiologica battuta a vuoto, non sembra avere accusato il colpo. 

L'Avellino di Capuano gioca bene a calcio, non butta via il pallone, esce dalla difesa palla al piede, non becca troppi gol a partita (Dini è imbattuto da tre turni) e crea occasioni da rete, peccando esclusivamente nella finalizzazione.

L'esempio lampante sta nell'azione che ha portato al colpo di testa di Rossetti, terminato oltre la traversa dopo un'azione quasi tutta di prima iniziata dalla difesa e proseguita con pochi tocchi fino all'inzuccata del centrocampista.

"I giornali titolano degli incontri societari e alla squadra nessuno dice niente, ma l'importante è che glielo dico io a questi ragazzi, che giocano un calcio di un'altra categoria. L'azione del colpo di testa alto di Rossetti se la fa il Manchester City, Sky la fa vedere 18 volte nei prossimi 4 anni", ha precisato Capuano nel post-gara di ieri dopo l'1-0 rifilato alla Paganese.

Ma l'Avellino non gioca solo bene, corre anche tanto, fino allo stremo delle forze, denotando una preparazione atletica al limite dell'eccellenza. Mai un infortunio muscolare grave (Silvestri e Charpentier hanno subito la rottura del crociato), l'Avellino va come un treno.

E in questo caso i meriti sono ad appannaggio del preparatore atletico Giuseppe Di Mauro che, grazie all'intercessione di Capuano, si è salvato dalla rivoluzione firmata Circelli-Di Somma: il diesse pare si fosse risentito con lui e Cinelli dopo aver presentato le dimissioni a dicembre e volesse sollevarlo dall'incarico assieme al collaboratore tecnico. Per fortuna il colpo è andato a vuoto...

Sezione: Focus / Data: Gio 27 febbraio 2020 alle 18:18
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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