Massimo Rastelli è intervenuto nel corso di Linea Verde Sport su SportChannel. L'ex allenatore biancoverde ha parlato dell'attuale Avellino e ricordato il suo Avellino: "E' un Avellino che arriverà con pazienza, con il lavoro di un tecnico esperto come Braglia, con l'esperienza del direttore Di Somma. La proprietà è ambiziosa, consapevoli che davanti ci sono due corazzate, Ternana e Bari. L'Avellino deve sfruttare qualche battuta a vuoto di queste due squadre e poi giocarsi tutto nei playoff. Questo è un campionato anomalo, bisogna essere degli equilibristi a causa del Covid che può colpirti pure nella rifinitura. Se tra ottobre e novembre inizi a perdere calciatori importanti, poi diventa dura, perché devono tornare in condizione, gli altri sono più avanti e diventa difficile lottare per il vertice. 

Il modulo? E' difficile e raro iniziare un campionato con un modulo e non cambiarlo nel corso della stagione. Durante il campionato i calciatori vanno stimolati, io nel 2012-2013 iniziai con il 4-4-2, poi mi venne un'intuizione prima della partita di Pisa, perché non avevamo ancora preso il passo della grande nonostante l'ottima posizione di classifica. Pensai: Castaldo è insostituibile, Biancolino sta iniziando a rendere, però ho un calciatore importante come De Angelis, tecnicamente bravo e perdere uno dei tre è un peccato. Quindi sacrificai De Angelis a trequartista mantenendo due punte fisiche e di qualità. Da quel momento iniziammo la cavalcata nel girone di ritorno e meritammo di vincere il campionato. 

Il mercato? Noi allenatori siamo i responsabili numero uno, sentiamo il polso del gruppo e sappiamo come migliorare l'organico, sapendo che i mesi al ritorno in campo dalla pausa sono i più importanti. Avere delle giuste alternative o immettere elementi di esperienza e qualità è importante. Noi le richieste le facciamo, ma a volte vai a scontrarti con le difficoltà del mercato di gennaio, con la difficoltà di trovare calciatori pronti o con gli impedimenti delle società che magari non possono affrontare tante spese. Da allenatore dell'Avellino sentivo sulle spalle un grande senso di responsabilità, ci tengo alla piazza e non potevo assolutamente fallire. Poi ci sono momenti in cui i risultati arrivano, altri momenti in cui non arrivano". 

Sezione: Focus / Data: Mar 12 gennaio 2021 alle 11:11
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print