La stagione si è conclusa ieri, con la vittoria dell'Avellino nella Poule Scudetto di Serie D. I biancoverdi sono diventati campioni d'Italia, venti giorni dopo aver conquistato il ritorno tra i professionisti. 

E' tempo del pagellone di fine anno, partendo dai portieri e dai difensori. 

Promossi a pieni voti Lagomarsini e Viscovo, una tiratina d'orecchi a Pizzella. Tra i difensori spicca l'insuperabile capitan Morero, il migliore del pacchetto arretrato, seguito da Dionisi che, col suo arrivo a gennaio, ha regalato affidabilità all'intero reparto. Voto alto in pagella per l'irpino Parisi, rivelazione e poi assoluta conferma, e per Betti, che ha messo da parte la timidezza delle prime gare e ha chiuso la stagione in crescendo. 

 

PORTIERI

Lagomarsini 7 – Da titolare a riserva di Viscovo. Ha accettato la decisione con professionalità, diventando uno degli uomini più rappresentativi dello spogliatoio biancoverde. E nella Poule Scudetto si è tolto la soddisfazione di parare due calci di rigore, uno al Picerno e uno in finale contro il Lecco.

Viscovo 7 – A vent'anni neppure compiuti si è preso la responsabilità di difendere la porta dell’Avellino, obbligato a vincere quante più gare possibili per recuperare punti al Lanusei. Fondamentale nello scontro diretto sul campo dei sardi (rigore parato a Ladu), nello spareggio di Rieti (miracolo su Bernardotto) e contro il Bari nella prima gara di Poule Scudetto (gran parata su Simeri). 

Pizzella 5 – Ingenuo a Sassari, con quella spinta al raccattapalle che ha pagato con una squalifica per tre giornate, nel momento in cui, per penuria di fuoriquota, era diventato titolare. Un errore grave che gli ha fatto perdere quota nelle gerarchie e spinto la società a investire su Viscovo.

Longobardi e Bruno sv.

 

DIFENSORI

Morero 8 – E’ ripartito dalla Serie D assieme all’Avellino, indossando con onore la fascia da capitano. Sei marcature, cinque in campionato e una, importantissima, contro il Lecco nella finale scudetto. Ma soprattutto grinta da vendere, dentro e fuori dal campo. E c'è chi vuole dargli anche la fascia di Sindaco. 

Dionisi 7.5 – E’ arrivato a gennaio, nel momento più complicato della stagione. Il suo innesto è quasi passato inosservato, ma l’esperto in promozioni (cinque in carriera) si è preso subito i gradi di titolare formando con Morero una coppia di assoluto affidamento. Anche da esterno destro ha fornito il suo contributo, ma da centrale ha fatto la differenza.

Parisi 7.5 – Irpino di Serino, 18 anni compiuti a campionato iniziato, ma personalità da veterano. Qualche ammonizione di troppo (13 in totale), ma segno evidente di una gran voglia di fare e di crescere all’ombra del Partenio. E’ partito forte, superando i vari Scarf e Mithra, prendendosi la fascia sinistra di difesa fino all’ultima partita, giocata alla grande. Assolutamente da blindare.  

Betti 7 – E’ arrivato a gennaio in punta di piedi, mostrando una timidezza che si è scontrata con la fame di vittorie dell’Avellino. Ma appena si è calato nella parte ha offerto prestazioni all’altezza della situazione, senza risentire delle pressioni di una piazza esigente. E pensare che ha appena 19 anni.

Dondoni e Capitanio 6 – Alternative a Dionisi e Morero. Il primo ha sgomitato con Mikhaylovsky nel girone di andata, mostrando maggiore affidamento. L’arrivo di Dionisi non gli ha permesso di giocare con continuità. Lo stesso discorso per Capitanio, che ha pagato la troppa concorrenza e il periodo di inattività prima del suo arrivo in Irpinia.

Mithra e Scarf 5 – Dovevano darsi il cambio sulla corsia sinistra, ma hanno deluso le aspettative. Togliendo l’assist per il gol di Gerbaudo, il primo della stagione, Mithra non ha confermato quanto di buono fatto vedere ad Arzachena, dove due anni fa vinse il campionato da titolare. Guai muscolari e problemi alla caviglia lo hanno messo a lungo ko, quando è rientrato ha trovato Parisi a sbarrargli la strada. Discorso opposto per Scarf, classe ’99, che ha avuto qualche chance per mettersi in mostra, sprecandole fino all’addio a dicembre.

Patrignani e Mikhaylovsky 5 – Entrambi titolari nell’Avellino di Archimede Graziani. L’esterno prelevato dall’Imolese, con cui bene aveva fatto nelle due gare di Coppa Italia professionisti, ha giocato quasi tutto il girone di andata prima di essere messo da parte da Bucaro dopo alcune gare del girone di ritorno. Se Mithra ha pagato l’esplosione di Parisi, Patrignani ha sofferto l’evoluzione di Betti. Per il centrale russo, due promozioni di fila col Gozzano, solo dieci presenze prima dell’addio a novembre.  

Nocerino, Omohonria, Urbanski, Zullo sv.

Sezione: Le pagelle / Data: Lun 03 giugno 2019 alle 09:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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