C'è ancora rabbia nell'ambiente irpino per la decisione del Prefetto di Bergamo di consentire l'acquisto dei biglietti per la gara di coppa Italia contro l'Avellino solo online per i possessori di Dea Card, escludendo di conseguenza i tifosi biancoverdi. Ecco il parere dell'esponente storico della Curva Sud Franco Iannuzzi.

«E’ una sconfitta del calcio italiano. Vietare una trasferta del genere a sole ventiquattro ore prima della gara, sembra assurdo. Una tifoseria come quella di Avellino penalizzata così senza se e senza ma. Ci è stato chiesto di fare la tessera del tifoso per seguire la squadra in trasferta ma dopo questa decisione non ne vedo l’utilità. A questo punto consegniamo tutti le tessere. Allo stadio si va per seguire una squadra e non per commettere violenze o altro.

La gente non va più allo stadio per via della repressione e delle nuove leggi. Una notizia a ciel sereno saputa nel tardo pomeriggio di domenica. Qui sono stati anticipati soldi per i pullman, aerei, hotel; ora come ora chi risarcirà tutte queste persone? Se questo è il calcio possiamo rimanere tranquillamente a casa come le istituzioni vogliono, mettiamoci davanti alla televisione e guardiamoci le partite, almeno li non verremo repressi». E sulla questione scontro? «Bisogna punire anche severamente chi commette atti di violenza e tanto altro. Ma non penalizzare un tifoseria pulita come quella biancoverde, che ha dimostra civiltà e sportività. Ripeto che sbaglia deve pagare. Anche noi vogliamo un calcio pulito». 

Sezione: Parola ai tifosi / Data: Mar 02 dicembre 2014 alle 13:00 / Fonte: Quotidiano del Sud
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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