Se il Palermo si trova ad aver praticamente archiviato il discorso promozione a nove giornate dalla fine non è tanto per il gioco espresso ma per la capacità di ottenere il massimo con il minimo sforzo. E' quello che è accaduto anche ieri al "Barbera" contro l'Avellino. I rosanero non hanno certo disputato una gara eccezionale ma si sono difesi bene e, grazie alla grande esperienza e qualità dei propri giocatori, hanno ottenuto altri tre punti importanti che li avvicinano ulteriormente al ritorno nella massima serie. I lupi erano ovviamente consapevoli di andare ad affrontare una corazzata ma non hanno demeritato. La squadra di Rastelli ha disputato, dal punto di vista tattico, una buona gara, specie dal punto di vista difensivo. Certo, si poteva fare qualcosa di più nelle ripartenze ma non era facile andare a colpire la migliore difesa del torneo. Il Palermo ha giocato con grande intensità per circa settanta minuti, aggredendo spesso i portatori di palla biancoverdi e costringendo non poche volte i biancoverdi a rifugiarsi dalle parti di Seculin per eludere il pressing avversario. La compagine di Iachini ha accusato un piccolo calo solamente dopo il gol del vantaggio, con l'Avellino che ha smesso di pensare solamente alla fase difensiva e ha alzato il proprio baricentro. E' stato proprio quello il miglior momento dei lupi. Peccato non aver capitalizzato le occasioni sfruttate in quei minuti. Rastelli avrebbe, forse, potuto inserire prima Galabinov e non solamente a dodici minuti dal termine. Il tecnico partenopeo ha presentato anche una novità in formazione, schierando per la prima volta Zappacosta da interno di centrocampo. Il giocatore laziale non ha demeritato e se l'Avellino ha perso non è certo colpa del proprio tecnico o dello stesso Zappacosta ma viene, comunque, naturale chiedersi perché non sia stata data fiducia a giocatori in grado di ricoprire quel ruolo come ad esempio Angiulli.

Al di là di ogni discorso, comunque, siamo consapevoli che non sono queste le partite nelle quali l'Avellino è chiamato a fare punti. Dispiace sempre perdere e qualche rammarico rimane ma ci sono ancora nove finali da disputare, gare tutte alla portata dei lupi che ci diranno dove davvero questa squadra potrà arrivare. Anche il calendario comincia a diventare più leggero e meno ostico. E' fuori dubbio che soprattutto in casa bisognerà ottenere il maggior numero di punti. Sabato al "Partenio" arriverà il Brescia, squadra che sta disputando una stagione al di sotto delle aspettative ma che dispone comunque di elementi importanti. Ora più che mai è il momento di stringersi attorno a questa squadra che ha virtualmente raggiunto il primo traguardo stagionale. L'Avellino deve provarci fino alla fine ma lo deve fare senza troppe pressioni dell'ambiente. Comunque vada sarà un successo e a fine stagione alla squadra e all'intera società andrà fatto un grossissimo plauso per gli straordinari risultati ottenuti nelle ultime due stagioni.

Sezione: Copertina / Data: Sab 05 aprile 2014 alle 08:00
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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