Terminata la stagione per la Sidigas Avellino, il team manager Nicola Alberani ha analizzato la stagione, parlando anche di calcio: "Rispetto a come si era messa concludiamo la stagione positivamente. Nonostante le difficoltà abbiamo dato il massimo e questo la gente l'ha capito, anche se non siamo riusciti a superare Milano. Abbiamo dovuto affrontare troppi infortuni che ci hanno segnato la stagione. Abbiamo fatto un grande girone d'andata, abbiamo raggiunto i play-off e per poco non si superava il turno contro Milano. L’immagine di Patric Young è il simbolo della stagione, si è calato nella nostra realtà e ha messo a repentaglio la carriera, infortunandosi e giocandoci sopra. Uscendo e rientrando, è stato un grande. Ringrazio chi ci ha salutato ieri e siamo contenti di ripartire da questo".

Errori commessi in questa stagione? "Sicuramente aver portato Norris Cole ad Avellino. Non è un giocatore adatto a questa piazza, a cui piace essere la prima donna. Vucinic invece non si è calato nella realtà, con il suo modo british. È una grande persona, questo posso affermarlo. Maffezzoli invece si è dimostrato una scommessa vinta. A noi serve gente così. L’anno prossimo faremo la doppia competizione, non sappiamo se sarà la Champions League o la Europe Cup. Vedremo in seguito".

Alberani parla poi di calcio: "La Serie C non è la D. È un campionato complesso e deve marciare per conto proprio. Servirà costruire un organigramma diverso e completo. All'inizio della mia avventura nel mondo del calcio ho abbandonato un po' il basket, perché dall'altra parte c'era una struttura da impostare nel modo giusto e delle persone nuove. Sono felice di ciò che si è creato in poco tempo. Sicuramente indovinate anche le scelte Musa e Bucaro, che si sono rivelati fondamentali in questa scalata".

 

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 maggio 2019 alle 12:30
Autore: Ugo De Mattia
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