Avellino si regala un Monday Night da favola, Milano invece dovrà ripassare dal via. La Sidigas di Giorgio Valli trova la sua prima vittoria interna in questo campionato, e lo fa nella maniera più roboante, maltrattando l’EA7 Olimpia Milano, la favorita dei pronostici per lo scudetto. Ma se c’è stata una squadra scudetto questa sera, quella è stata la Scandone, che trascinata da un Ndudi Ebi davvero spettacolare, un vero incubo per la squadra di Sergio Scariolo, ha preso il coraggio a due mani e ha sciorinato una prestazione da favola. Il punteggio finale di 80-58 è addirittura imbarazzante per la compagine delle Scarpette Rosse, che ha pagato oltremodo le fatiche della vittoria di Eurolega di venerdì scorso contro l’Efes Istanbul.
Primo quarto di gara scintillante, con le squadre che si affrontano a viso aperto: l’avvio porta la firma di Alessandro Gentile, che in 80 secondi mette a segno due canestri e serve a Langford l’assist per lo 0-7 di avvio gara per Milano, prima che Shakur rompa il ghiaccio con una tripla. Dopo un’iniziale sofferenza, però, Avellino, sospinta da Ebi e Shakur, ingrana la marcia giusta arrivando a firmare un break di 10-0, mentre Milano commette errori anche ingenui soprattutto con Hendrix e soffre tantissimo a rimbalzo. Nel finale di quarto, Dragovic prova a prendere per mano la squadra irpina portandola sul 18-13; Cook e Melli impattano, poi è Bourousis servito alla grande da Basile a permettere all’EA7 di chiudere i primi dieci minuti avanti sul 18-20.
Secondo quarto dove le squadre iniziano col freno a mano tirato: bisogna aspettare quasi due minuti per vedere il primo canestro di Avellino con Ebi, e un altro minuto per la risposta di Hairston (in mezzo, la seconda palla persa per infrazione di 5 secondi da parte di Stipcevic). La squadra di Scariolo prova a prendere il largo con le triple di un ottimo Melli e Basile, rispondono con la stessa moneta Dragovic e Shakur che riportano avanti la Sidigas, con Ebi che poco prima cancella il giovane ex Reggio Emilia con una stoppata da maestro. La gara è comunque palpitante: le Scarpette Rosse hanno i loro problemi di fronte alla difesa di Valli, i lupi con Shakur pronto a farsi trovare dall’altra parte dell’arcobaleno tracciato da Mavraides ritornano a più quattro, lo stesso Mavraides la fa grossa facendosi scippare da Cook sul quale commette antisportivo, ma il capitano ospite fa 0 su 2 dai liberi. Prima della sirena, Avellino mette le ali: cinque punti di Warren, Ebi abbassa la sbarra su ogni cosa che si muove, e la Sidigas va al riposo sul 40-31 col Pala Del Mauro che ribolle di tifo.
Uno shock abbastanza pesante per Milano che fa sentire i suoi strascichi anche al rientro dalle squadre in campo, con la Scandone che arriva addirittura sul 49-31 con un Ebi davvero a cinque stelle in attacco come in difesa. L’EA7 non riesce a costruire una reazione apprezzabile, Cook prova a suonare la sveglia muovendo il tabellino biancorosso ma Dragovic, così come Ebi, è davvero una furia: tripla e +19 Avellino, che diventa +21 con il primo canestro di un Richardson stranamente evanescente e +23 con la schiacciata di Warren. E’ una bambola clamorosa per coloro che sono stati designati come i favoriti per la vittoria finale del campionato, che nemmeno con la zona riescono ad arginare lo strapotere irpino. Solo nei minuti finali i lombardi si scuotono, forse perché la Sidigas pensa ad una partita già vinta: Milano riesce a ricucire un po’ lo strappo, anche se sotto le plance Ebi rimane una sentenza e l’ispirazione avversaria si esaurisce presto. Si va all’ultimo intervallo sul 61-45 Sidigas.
I lupi non devono fare altro che gestire al meglio il vantaggio rassicurante negli ultimi dieci minuti; eppure, l’inizio è da piccoli brividi, con Milano che trova quattro punti in un amen con Hendrix e Langford e Gentile che per poco non scippa un altro pallone. Avellino riesce comunque a tenere botta, aiutata, va detto, anche da un fischio piuttosto generoso che regala a Warren un gioco da tre punti, e da Milano che torna a non azzeccarne più una. Scariolo le prova tutte, anche il quintetto con Melli pivot e 4 bassotti, ma non c’è più storia. Sul fallo in attacco di Hairston e sui canestri di Ebi e Spinelli scorrono i titoli di coda, c’è gloria anche per il baby italo-camerunese Biligha che col lavoro sporco si guadagna tanti applausi.
Nel finale è valanga biancoverde fino all’80-58 finale, con l’ingresso anche dei ragazzini Salafia e Iorato: il pubblico del Pala Del Mauro esulta per questo primo successo interno, da dedicare ovviamente a Linton Johnson, che oggi è stato colpito dalla tragica notizia della scomparsa della madre. Milano, invece, dopo due sconfitte in tre partite, deve necessariamente rivedere i propri piani. A minima consolazione dei biancorossi, la sconfitta contemporanea della Montepaschi Siena a Varese. Ma in casa Olimpia ora si dovrà lavorare tanto, mentre la Scandone si regala una notte di festa legittima.
SIDIGAS AVELLINO-EA7 MILANO 80-58
Sidigas Avellino: Warren 16, Ronconi ne, Biligha 5, Salafia, Richardson 8, Spinelli 2, Mavraides, Crow, Dragovic 18, Iurato ne, Shakur 12, Ebi 19.
EA7 Milano: Giachetti ne, Stipcevic, Hairston 9, Fotsis 7, Cook 12, Chiotti, Bourousis 2, Melli 6, Langford 5, Gentile 4, Hendrix 10, Basile 3.
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