L'Avellino, dopo il turno di stop forzato per il rinvio della gara con il Bisceglie, si prepara a sfidare il Palermo, domenica alle 15.00 al Barbera. A presentare la gara di cartello, mister Piero Braglia. Il tecnico biancoverde ha parlato di svariati temi, di alcune varianti tattiche e della condizione dei lupi in vista della sfida ai siciliani. 

Queste le parole di Braglia: "I ragazzi stanno bene, stiamo lavorando bene, abbiamo avuto una buona settimana. Poi la verità di come sta una squadra la dice sempre il campo che è il giudice supremo. Arrabbiato a Viterbo? No, io ho un modo di parlare che forse viene frainteso. Io ho un modo di parlare molto diretto, non c'è da inventarsi nulla. Non ero contento della gara fatta a Viterbo, ma non arrabbiato. Sempre fermo restando che i ragazzi avevano dato tutto quello che potevano e avevano vinto. Non mi era piaciuta però la gara. Noi siamo una squadra in grado di fare risultati contro tutti, compreso domenica a Palermo. Sono contento del gruppo che si è creato, della squadra che sta nascendo. Spero si possa continuare in questo modo". 


Su Fella e l'attacco: "Tridente? Bisogna vedere sempre se la squadra lo regge. Che Fella possa fare anche il trequartista assolutamente si. C'è da capire se è possibile fare un tridente subito o quando la squadra avrà maggiore minuti nelle gambe. Non dimentichiamoci di Errico, che è un ragazzo forte e che ha avuto un problema, che poi il dottore approfondirà. Peccato perchè Errico ha qualità che altri non hanno, sa saltare l'uomo, è rapido, è veloce, purtroppo si è andato a far male lui".

Sullo spirito di squadra: "Il nostro spirito deve essere quello di portare rispetto per tutti e rompere le scatole a tutti. Di quello che dicono gli altri non mi interessa. Penso al campo, vogliamo vincere, dobbiamo lavorare, parlare poco e fare i fatti. Con noi a lottare ci saranno altre 5-6 squadre, perchè sarà così. In questo momento aggiungo anche il Teramo, perchè li ho visti giocare proprio a Palermo, e sono una grande squadra. Su di noi, alcune valutazioni vanno fatte dopo i due recuperi delle due gare in casa, che sono importantissime. Dopo quelle partite avremmo un quadro completo sulle nostre possibilità". 
Sul calendario: "Giocare 4 partite in 10 giorni mi è capitato in Serie B, ma non è normale, ma ora non è normale nulla. Basta vedere voi, con queste mascherine sembra di essere in un film. Bisogna stare attenti a quello che c'è là fuori (il Covid-19) a non girare molto, a non andare in bar, ristoranti, creare assembramenti. E' una situazione paradossale per tutti e come vedete anche il mondo del calcio ne è toccato. Ci sono tantissimi casi in Serie A e nelle Nazionali. Figuratevi se dovesse risultare positivo qualcuno anche a noi, cosa accadrebbe. Insomma, c'è da fare attenzione e augurarsi che non si venga contagiati". 
Sul mercato: "Del mercato sono contentissimo. Nessun rimpianto. Bruccini? Sapendo che non lo lasciavano andare non abbiamo più insistito col Cosenza. Di Mungo posso dire che abbiamo offerto fino ad una certa cifra e quindi arrivati oltre era giusto non spingersi al di là, anche se è un ragazzo forte che vale cifre importanti ma oltre sarebbe stato davvero troppo. Al presidente l'ho già ringraziato per i sacrifici fatti".  

Sul Palermo: "Il Palermo? Ho detto che li ho visti con il Teramo e sono stati messi sotto da una bella squadra, come ho già detto. E' una squadra solida, non ha ancora segnato ma è solo un caso. A Terni è stata una bella partita, equilibrata, dove potevano perderla ma anche vincerla. Hanno una squadra equilibrata, costruita per vincere come noi, ha inserito dei giocatori in questi giorni. Sono in costruzione, un pò come tutte le squadre e per valutarli c'è bisogno di tempo. Andremo lì a fare la nostra gara, consapevoli di affrontare una grande squadra". 
Su Aloi: "Aloi? Se sta bene gioca. Sembra aver risolto il problemino di Viterbo, quindi è a disposizione. Bruzzo? Credo che sia un ragazzo che se messo in condizione di poter rendere bene possa fare la differenza. E' un giocatore di qualità ma ha un carattere timido e quindi bisogna aspettarlo un pò. Forse è la prima volta che è fuori di casa, quindi, c'è da inserirlo lentamente. Non è che uno schiocca le dita e i problemi si risolvono". 

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 ottobre 2020 alle 11:25
Autore: Marco Costanza
vedi letture
Print