Torna a parlare ai microfoni de Il Mattino Walter Novellino, che torna sul "suo" Avellino e su come è finita: "E' difficile accettare la realtà della D ma tant'è. Volevano colpire Walter Taccone, hanno colpito un'intera tifoseria che non meritava questo trattamento. Se penso a come è andata la vicenda, a come è finita, è tutto molto triste. A volte ripenso ai calciatori che dicevano di non voler venire ad Avellino, con un atteggiamento che mi ha sempre dato fastidio. Ma poi quando metti piede qui, entri in quello stadio, ti entra subito nel cuore e un pezzo ti rimane sempre dentro, come quelle montagne. Penso capiterà anche a Graziani e ai calciatori attuali. Non conosco la D ma la rosa mi sembra di valore, il tecnico navigato, anche se gli under sono sempre una scommessa. Non mi permetto di dargli consigli, quando abbiamo perso con la Salernitana tutti si atteggiavano ad allenatori e in troppi hanno voluto dire la loro su questioni che non gli competevano. A ognuno il suo lavoro.

Mario Dell'Anno? E' stato lungimirante e la sua opera si è rivelata alla fine vincente. I tifosi non tradiranno mai la squadra, hanno una passione incredibile, la D è dura da accettare ma va presa come un anno di transizione. A volte la vita ti dà dispiaceri ma anche l'opportunità di ricominciare".

Poi Novellino torna sulla sua gestione: "Ringrazio sempre Taccone per avermi dato l'opportunità di allenare nella mia città, ma se potessi tornare indietro non rifarei alcune scelte. Quando sono arrivato c'era anche Gubitosa con cui avevo un ottimo rapporto, ma poi è andato via e anche in società alcune cose sono cambiate. DI certo scommetterei ancora su Morosini e Marchizza, hanno sempre fatto la differenza".

Sezione: Copertina / Data: Sab 22 settembre 2018 alle 13:15
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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