Massimo Rastelli, allenatore dell'Avellino, ha parlato in conferenza stampa presentando il derby di domani contro il Giugliano, gara che si giocherà a porte chiuse.
Queste le sue parole: "E' una gara importante come lo sono state le 4 precedenti che abbiamo fatto, compreso quella di Coppa Italia. Domani ci troveremo di fronte a due insidie. La prima è quella delle porte chiuse, è come se si fosse tornati indietro di 2 anni al periodo del Covid. E dispiace, perché l'entusiasmo vissuto contro il Catanzaro è stato importante, senza quel boato della Curva, contro il Catanzaro, non so se avessimo poi rimontato. Giocare in uno stadio vuoto non è calcio. Ma accettiamo le decisioni degli organi competenti. E poi c'è l'insidia dell'avversario. Pensare che aver fatto risultato con il Catanzaro e a Foggia, domani ci faccia affrontare una squadra più semplice da battere, è sbagliato. Sono una squadra forte, ben allenata, che cambia atteggiamento diverse volte nel corso della gara. Se caliamo di attenzione e di determinazione possiamo andare incontro a brutte figure".
Sugli avversari: "Affrontiamo una neopromossa, che ha entusiasmo, che non ha nulla da perdere e che tra l'altro, conosce questo campo. Dobbiamo mettere in campo le cose buone che abbiamo preparato, questa gara deve essere un'ulteriore prova della crescita che stiamo mettendo in atto e spero che domani possiamo fare quello step ulteriore, che ci possa far migliorare la nostra classifica, senza assilli e pensieri, ma sapendo solo di aver dato tutto. E' questo quello che chiedo ai miei giocatori. Loro non hanno 17 punti per caso, hanno dei pregi e dei difetti, hanno messo in difficoltà molte squadre. Noi dobbiamo essere bravi ad amplificare i loro difetti. Il risultato domani ce lo dobbiamo guadagnare, con un'ottima prestazione, anche superiore a quelle fatte fino ad ora".
Sugli assenti: "Dispiace non avere alcuni giocatori ma non mi sono mai fatto un problema. Cerco di trasmettere alla squadra che siamo tutti importanti. Ho un organico che mi permette di fare delle scelte, con ragazzi che stanno crescendo. I ballottaggi ci sono sempre in ogni gara, e mi riservo sempre di fare le scelte fino alla fine, studiando le caratteristiche, il loro lavoro in allenamento fino a poche ore dalla gara. In settimana provo sempre varie soluzioni, non possiamo pensare di iniziare una gara in un modo e finirla allo stesso modo. Ho giocatori molto duttili, che mi permettono di variare tatticamente la squadra. Da parte dei ragazzi c'è grande disponibilità e questo mi fa piacere. Adattare qualche giocatore non è la fine del mondo, anzi, qualche giocatore, adattandosi a un altro ruolo, ha fatto poi le sue fortune in carriera".
Sull'atteggiamento: "Ho lavorato su questo dal primo giorno, sull'atteggiamento, sulla mentalità. C'è differenza tra le prime 3 e il resto, ma ci sono rose con molti giovani e prospetti promettenti. Spero che i ragazzi abbiano questa crescita costante e portarci in una posizione un po' più consona all'Avellino e vedere a fine girone di andata dove saremo arrivati e provare a fare un girone di ritorno diverso".
Sui tifosi: "Ripeto, è una cosa che dispiace, perché dopo le soddisfazioni ottenute speravamo di giocare domani al massimo della capienza. Poi purtroppo le notizie che si sono susseguite ci hanno rammaricato. I tifosi sono molto importanti per noi, e domani deve scattare quel qualcosa in più anche per loro. Sono stati penalizzati tutti i settori dello stadio, dove magari si poteva far entrare qualcuno, ma non sta a noi decidere, ci sono organi superiori a noi e anche a malincuore spesso si deve accettare queste decisioni".
Sull'attacco: "Per poter fare risultati e diventare una squadra difficile da battere devi essere una squadra sempre attaccata alla partita e su questo striamo lavorando, e dobbiamo migliorare ancora. Non è solo l'attaccante quello deputato a fare gol, ma io voglio che tutti debbano partecipare e debbano avere la responsabilità di andare a fare gol. Io quando segnano i centrocampisti e i difensori sono l'uomo più felice del mondo. E' molto importante poi la giocata individuale e la fantasia, che quella cosa poi non puoi allenare".
Su Rizzo e Micovschi: "Rizzo da quando sono arrivato mi ha dato belle risposte, insieme a Ricciardi. Ha ottime doti, con Manuel ha caratteristiche diverse, quindi spesso li cambio, anche in base all'avversario e come si allenano. Micovschi è un giocatore che a me piace tantissimo, che credo che abbia pagato tantissimo sotto l'aspetto psicologico il finale di stagione scorso. Lo sto spronando, gli sto facendo capire quello che voglio, perchè ha caratteristiche fisiche e tecniche che a me piacciono molto. Credo che sia in giocatore ritrovato e che da qui alla fine potrà darci una grossa mano".
Sulla sfida Avellino: "Quando ho deciso di accettare questa sfida ho cercato di capire come era formato questo organico e c'ho visto del buono, anche sul far crescere i ragazzi più giovani e con meno nomi. Di Gaudio e Kanoute hanno avuto una marea di infortuni e con mister Taurino che praticamente non ha mai avuto. Kanoute si è ripreso, Di Gaudio ha avuto un altro problemino. L'importante è che ritrovino una buona condizione fisica".
Sul mercato: "Il mio pensiero è solo sui ragazzi che ho oggi, farli crescere e arrivare a dicembre al massimo con questi ragazzi. Poi, per il mercato c'è un direttore sportivo, sa come intendo io il calcio, sa dove magari possiamo migliorarci, e quindi non ho problemi. Integrare uno dei fuori lista? Si può fare un solo cambio, e non è facile, perchè fuori ci sono 2-3 giocatori che sono 5 mesi che non hanno giocato una gara ufficiale"
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