Attilio Tesser, indimenticato mister dell'Avellino ancora ben voluto in Irpinia, è tornato a far sentire la propria voce ai microfoni di Radio Punto Nuovo: "Ho sentito sulla pelle tutto l'affetto dell'Irpinia, l'ho sentito nelle amichevoli in giro per la regione e ho sentito tanto affetto sincero che mi porto ancora dentro. Ancora oggi incontro tifosi dell'Avellino in giro per l'Italia che mi vogliono bene. Ripartire non è mai semplice, ma la volontà di tanta gente di ricominciare può far ricrescere qualcosa dal basso. E' in mano a un uomo di sport che gestisce già il basket, le prospettive sono buone senza nulla togliere alla famiglia Taccone che ha fatto tanto per Avellino. Tutti vorremmo vedere l'Avellino primo in classifica ma sta facendo abbastanza bene e gli auguro tutto il meglio. Io non ho mai avuto alcun segnale che potesse finire così, Taccone ha sempre gestito bene la società, ha lanciato giovani e raggiunto risultati, ha sfiorato la serie A, ha sempre pagato tutti con puntualità. Non so cosa sia successo ma non avevo alcun sentore, ho solo grande dispiacere.

Graziani? Ognuno ha il suo carattere e si presenta a modo suo, io dico solo che ogni allenatore vuole fare bene, che Avellino non sia come le altre piazze di D è la verità così come Bari, Modena e Cesena, ma è normale che poi deve conquistarsi la vittoria sul campo. Non si può vincere con il nome, può dare forza, ha dietro una tifoseria straordinaria che aiuta, se poi i giocatori pensano di vincere solo col nome allora non va bene. Non conosco Graziani di persona, mi sento solo di dirgli di portare avanti le sue idee, Avellino dà tantissimo e chiede solo impegno e lavoro. Se fa questo, e sono sicuro che lo fa, si può avere quell'unità di intenti per riportare Avellino nelle categorie che merita. E sono sicuro che l'Avellino riuscirà a vincere il campionato, lottando e soffrendo, ma ce la farà.

La passione c'è anche al Nord, ci sono piazze difficili non solo al Sud, ma serve entrare in sintonia con lo spirito dell'Irpinia, della gente di Avellino, e dare il massimo. Deve essere un piacere e un dovere allenare ad Avellino e dare il 101%. AI tifosi dico di stare vicini alla squadra come hanno sempre fatto, in attesa di ritornare più forti di prima. La loro vicinanza è fondamentale. Ricordiamo la forza di questo popolo nel rialzarsi dal terremoto dell'80 del popolo irpino anche grazie al calcio che rappresenta una parte fondamentale dell'Irpinia tutta.

Un saluto a tutti e forza Lupi, sempre nel mio cuore".

Sezione: Copertina / Data: Ven 23 novembre 2018 alle 14:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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