Servirà da lezione, perchè si sa che non si smette mai di imparare. E per tutti coloro che hanno pensato di fare una passeggiata contro l'Anzio solamente perchè aveva nove punti in classifica, c'è stata la dimostrazione che in Serie D, ma nel calcio in generale, non si deve mai abbassare la guardia, anche se giochi contro una squadra che appare quasi spacciata. Mister Bucaro ha optato per un ampio turn over facendo rifiatare capitan Morero e De Vena, riproponendo Lagomarsini e rispolverando dal primo minuto Ciotola e Sforzini. Ci stava, perchè lo sforzo fisico e mentale dei lupi, che si ritrovano a rincorrere, sarà sicuramente superiore a quello degli altri. Il vantaggio dell'Anzio sulla dormita della difesa ha spaventato letteralmente i tifosi biancoverdi che hanno potuto lasciare la paura di non farcela solamente dopo il rigore realizzato da De Vena, salito a quota 12 centri in campionato. Poi il solito Tribuzzi, che se segna anche di testa diventa un fenomeno, e la chiusura chirurgica di Matute. Il tabellino dice 3-1, tutto in fretta, in pochi minuti. Ma è quello che conta. L'Avellino non ha guadagnato terreno sulle dirette concorrenti ma ha mantenuto il passo. Era fondamentale farlo, perchè perdere contatto in questa fase del campionato è da kamikaze.

Da domenica si avrà un'arma in più, ovvero il neo acquisto Luis Alfageme: 34enne argentino che ha mostrato l'entusiasmo di un bambino. Poco ci mancava e in conferenza stava per esclamare "Mi mandano D'Angelo e Castaldo". Alla fine però è così. Sicuramente una punta di spessore per la categoria che abbina qualità e quantità e qualche gol nelle gambe, lui che non è mai stato implacabile e non è mai arrivato in doppia cifra. Però sarà un elemento prezioso per tentare l'assalto al primato e alla Serie C. La società ha mantenuto le promesse e con l'arrivo di Alfageme e la vittorie contro Albalonga ed Anzio, alla prossima sfida contro il Città di Anagni ci si arriva con il morale alle stelle. Questo Avellino può sognare. E' stato posto rimedio agli errori compiuti nel girone di andata. Adesso la musica è cambiata e non bisogna più fermarsi. Bravi tutti, dalla dirigenza ai calciatori per la continuità data sia al mercato che al campo. Ma la partita più importante è sempre quella che viene dopo. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 17 gennaio 2019 alle 00:29
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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