I destini di Ternana, Avellino e Bari ribaltati nel giro di 10 minuti. E' successo di tutto nel finale di Ternana-Bari e Monopoli-Avellino, i campi principali per quanto riguarda i verdetti in testa alla classifica. A dieci minuti dal termine delle partite tutto era clamorosamente riaperto: l'Avellino avanti 1-0 a Monopoli stava rosicchiando altri 3 punti alla Ternana, portandosi addirittura a -4, e mantenendo inalterata la distanza sul Bari (+4) che stava vincendo proprio a Terni. La combinazione perfetta per i biancoverdi per puntare il più in alto possibile in questo rush finale e non accontentarsi del secondo posto. Ma in dieci minuti, appunto, accade di tutto. All'82' la Ternana perviene al pareggio con Kontek, e si riporta a +5, ma ancor più clamoroso quello che succede a Monopoli, dove i padroni di casa al 92' trovano l'insperata rete dell'1-1 rispedendo i Lupi a -7 dal primo posto. E non è finita perché quando sembrava che tutte le distanze tra le prime tre fossero destinate a restare invariate con due pareggi, al 96' Defendi fa 2-1 Ternana. Da tutto riaperto a tutto nuovamente chiuso: Ternana a +9 punti sull'Avellino, e irpini che probabilmente dovranno ora puntare tutto sul secondo posto, guadagnando quantomeno un punto sul Bari (+5 ora).

Un vero peccato non tanto per la vittoria nel finale della Ternana, che poteva anche starci, quanto per i due punti gettati via dall'Avellino nel finale di Monopoli. Un Avellino che, lasciatemelo dire, a mio parere ha peccato di presunzione: trovato il gol del vantaggio ha pensato bene di aver già vinto la partita, limitandosi a controllare un risultato troppo risicato per poter dormire sonni tranquilli fino al 90'. Nella ripresa la squadra è scesa in campo già convinta a risparmiare le forze e pensare all'infrasettimanale di mercoledì: pochi per non dire nessun tiro in porta, attaccanti non pervenuti, mentre il Monopoli cresceva di intensità e provava sempre più a impensierire Forte. Un atteggiamento già visto in questo campionato, ma non può andarti sempre bene. Non è stato un Avellino brillantissimo, il gol è arrivato su rigore (che ci stava tutto) ma per il resto ha solo pensato a far scorrere i minuti anziché mettere in cassaforte il risultato. Si avvertiva un sentore che qualcosa potesse succede, che il risultato fosse troppo pericoloso per chiudersi e rinunciare ad attaccare. E così si interrompe anche la striscia di vittoria consecutive, a un passo dal 7, così come l'imbattibilità in campionato che durava anch'essa da sei turni.

Una doccia gelata che d'un tratto riporta l'Avellino con i piedi per terra, e forse è un bene, e probabilmente chiude i giochi promozione. Non che a -7 fosse più facile riaprirla, ma a -9 diventa quasi un'impresa ormai. A otto turni dalla fine, la Ternana deve recuperare due partite (ma poi osservare un turno di stop quindi possiamo calcolare una partita in più dei Lupi da giocare), con 24 punti in palio e un potenziale +12 sull'Avellino, agli umbri basteranno 4 vittorie per festeggiare la promozione in B. Meglio concentrarsi appunto sul mantenere il secondo posto e il +5 dal Bari, in vista soprattutto dello scontro diretto con i pugliesi. Vincere a Monopoli, data anche la vittoria della Ternana, avrebbe permesso quantomeno di staccare di 7 lunghezze il Bari: diciamo che comunque fosse finito il big match del Liberati, l'Avellino avrebbe avuto dei vantaggi vincendo al 'Veneziani': e invece è finita proprio come non doveva.

Si dice che dagli errori si impara e d'altronde dopo il 4-0 di Bari l'Avellino non ha più sbagliato nulla, aiutato talvolta anche dalla fortuna: la striscia positiva prosegue certo, ma dopo una partita giocata in maniera talmente rinunciataria, quasi al piccolo trotto, la speranza è che i biancoverdi facciano tesoro per il prosieguo del campionato. L'obiettivo da qui al 25 aprile deve essere mantenere la posizione, e arrivare alla massima forma ai playoff, dove non sarà più consentito sbagliare.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 marzo 2021 alle 18:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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