Un pareggio che sa di sconfitta per un Avellino che si ritrova a fare i conti con un'altra frenata, nonostante l'atteggiamento positivo e propositivo, nonostante le occasioni da gol mancate e nonostante un calcio di rigore solarissimo non concesso nei minuti finali. Ma la sbavatura deve sempre esserci, ed oggi è costata ben due punti ai biancoverdi che perdono ulteriore terreno dalla capolista, ormai inarrestabile Lanusei. Una gara condotta dall'inizio alla fine per i lupi, che hanno trovato la rete del vantaggio con il solito De Vena, salvo poi essere troppo morbidi quando si è trattato di chiudere il match raddoppiando. E' mancata la lucidità negli ultimi sedici metri, quella lucidità che avrebbe concesso alla formazione di Bucaro il colpo ferale per strappare i tre punti in casa dell'Anagni, formazione con tutto il rispetto non irresistibile, che ha sì spinto il piede sull'acceleratore ma provocando solamente fumo e niente arrosto.

L'Avellino di oggi non può essere promosso, almeno dal punto di vista generale. Buona la prova, buono qualche singolo tra cui il neoacquisto Betti, subito gettato nella mischia, ma i due punti persi potrebbero risultare fatali al termine della stagione. Capitolo mercato. Forse chiuso in entrata, salvo colpi di scena. Il caso Alfageme sta tenendo tutti col fiato sospeso. Immaginate un giocatore arrivato e presentato a stampa e tifosi, che si allena coi compagni ma che poi non potrebbe giocare perchè non ha la cittadinanza italiana. Un caso analogo a quello di Cabezas, giusto un anno fa. Sarebbe una figuraccia clamorosa per la dirigenza dell'Avellino che rischia di dover anche tenere sul groppone il contratto dell'argentino ex Casertana senza poterlo vedere all'opera in partite ufficiali. Insomma, un week end alla fine da dimenticare per i biancoverdi che dovranno rimettersi al lavoro per la prossima sfida contro il Cassino.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 gennaio 2019 alle 00:15
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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