"Sono orgoglioso degli attestati di stima che sto ricevendo, soprattutto dalla gente. Io sono un uomo del popolo e il calore dei tifosi e la loro vicinanza per me ha sempre rappresentato qualcosa di speciale”. Eziolino Capuano è il nome più caldo in queste ore accostato alla panchina dell’Avellino. Un tecnico che in Serie C non ha bisogno di presentazioni. Specialista in missioni impossibili, ha sempre ottenuto il massimo da ogni squadra allenata. Spesso andando ben oltre le aspettative di piazza e media. Un capopopolo in grado di accendere le tifoserie che rappresenta, ma anche un uomo vero. Uno di quelli che ci mette la faccia. Sempre e comunque. Merce rara nell’attuale mondo del calcio. Soprattutto se lo si fa per amore di questo sport e al fianco di chi è il vero motore trainante di tutto il movimento, ovvero i tifosi: “Nella vita e nella mia carriera - raccolta Capuano - meritavo qualcosa di più, in virtù dei risultati ottenuti, ma ho rinunciato a volte a certi palcoscenici per la gente, perché io sono uno del popolo e non volevo tradire i miei tifosi”.

Inevitabile con il tecnico campano parlare della stretta attualità, che potrebbe assumere i colori biancoverdi: “Cè una trattativa e non lo nego. Al momento non posso entrare nei dettagli, ma per me sarebbe motivo d’orgoglio allenare un club del genere. L’Avellino in tutte le categorie è un privilegio per pochi e un desiderio per tutti. Sarei solo fiero e orgoglioso di allenare questa squadra”. Sui social è già scoppiata la Eziolino-mania con la stragrande maggioranza dei tifosi favorevoli a un suo arrivo, ma anche una parte di pubblico che non gli perdonerebbe il passato da grande avversario dei Lupi. Capuano non si scompone e rilancia: “Voglio ringraziare chi mi ha ricoperto di messaggi di stima, ma al tempo stesso so di un piccolo ostracismo da parte di una fetta di pubblico. Non sarebbe un problema, anzi una sfida in più. Perché con il lavoro e l’impegno quotidiano ho sempre portato dalla mia parte anche i detrattori”.

Parole da leader quelle di Capuano. D’altronde sono tanti i grandi allenatori professionisti che quando difendevano i colori della società di appartenenza esultavano per la squadra che rappresentavano. Due esempi sono di stretta attualità anche in Serie A. Basti pensare a matrimoni come Conte-Inter e Sarri-Juventus. Da acerrimi rivali a condottiere di quelle che sino a poco tempo fa erano le grandi avversarie. Perché una cosa è certa: meglio averli con sè che contro certi allenatori. Vedremo quali saranno gli sviluppi nelle prossime ore, intanto registriamo le parole orgogliose e cariche di entusiasmo di Capuano nei confronti della possibilità di diventare il nuovo timoniere dei Lupi.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 27 luglio 2019 alle 13:38
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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