Il sito Passionedelcalcio.it ha intervistato Jorge Juary, indimenticato attaccante dell'Avellino (oltre che di Santos, Inter, Porto, Ascoli e Cremonese) che ha parlato anche del suo periodo in Irpinia, il primo in Italia: "Ho un legame molto forte con l’Italia, partendo dai due anni ad Avellino tra le difficoltà (5 punti di penalizzazione e poi la catastrofe del terremoto in Irpinia) che però hanno formato un legame indissolubile con la regione. Ho anche mia figlia, e i miei nipoti, che vivono in Salento. Ogni volta che vado nella Penisola passo da Avellino. Non vedo l’ora di tornare in Italia, anche solo per passeggiare!".

Il suo periodo migliore in Italia è stato all’Avellino, che ricordi ha di quei due anni?
"Calcisticamente parlando sono stati due anni bellissimi. Non ho un episodio in particolare perché tutto quello che abbiamo fatto è stato straordinario. Ho condiviso lo spogliatoio e ho lavorato con persone stupende. A livello umano sento che l’episodio del terremoto mi abbia unito molto alle persone, aiutandomi a capirle ancora meglio".

Negli anni in Serie A ha affrontato leggende brasiliane come Falcao e Zico (tra i tanti). Cosa ha rappresentato per lei sfidarli?
"Era sempre bello sfidarli e fermarci a chiacchierare. Quando mi trovavo a Roma spesso dormivo da Paulo (Falcao) e viceversa quando lui era ad Avellino. Con Zico era più difficile fare questa cosa per la distanza (dato giocava all’Udinese). In quel periodo c’erano tantissimi brasiliani forti, possiamo definirla una grande leva in quegli anni lì. La Serie A era il miglior campionato e infatti c’erano i giocatori più forti".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 15:16
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print