Ottavio Bianchi, allenatore dello scudetto del Napoli ma anche autore della salvezza dell'Avellino nella stagione 1983/84, a SportChannel fa il punto di questo difficile periodo: "Qui a Bergamo siamo chiusi in casa da più di un mese, senza vedere nessuno, senza nessun rapporto con familiari, vediamo i tg con la drammaticità della nostra zona. Ripresa del calcio? Sono alcuni personaggi possono pensarci, venissero qui, ci sono migliaia di morti e di contagiati, pensare allo sport è difficile. Quando sono arrivato ad Avellino la squadra era già retrocessa, ho un ricordo eccezionale perché ho conosciuto il presidente Giacinto Pelosi, avvocato attualmente amico della mia famiglia, dopo tante sconfitte poi c'è stata una ripresa con un'escalation di gioco e risultati con inserimenti di giocatori che neanche si conoscevano. L'Avellino lo seguo sempre, è stata una pagina importante della mia carriera, i giornalisti spesso pensano che la nostra carriera sia solo in funzione del titolo ma per me Avellino, Como, Bergamo, Trieste, Mantova, equivalgono a uno scudetto".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 12:40
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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