Intervistato da Radio Punto Nuovo, Vicenzo Riccio, ex mediano dell'Avellino, ha parlato del centrocampo biancoverde, ammettendo come in Serie C, secondo lui, non è indispensabile avere quel playmaker che imposti il gioco. 

Queste le sue parole: "Piano piano sta venendo fuori, con grande lavoro, l'Avellino che tutti si aspettavano e che tutti volevano vedere. Finalmente sta venendo fuori il lavoro di Piero Braglia, che comunque è uno dei migliori allenatori della Lega Pro, smentendo anche qualche scettico, o a quallcuno che aveva ancora qualche dubbio. Le sue squadre arrivano alla fine sempre al traguardo e anche a vincere, con tutti gli scongiuri, lo auguro all'Avellino. Ora non so se sarà facile prendere la Ternana ma penso che arriverà a giocarsela con il Bari". 
Sul playmaker: "Guardate, pur non vedendo nessuna gara dell'Avellino di quest'anno, penso che in Serie C, quel centrocampista, quel play, non serva. Io posso ricordare che negli anni che abbiamo vinto i campionati con l'Avellino, con il Napoli e il Foggia, si parlava sempre che serviva un giocatore che impostasse il gioco, una sorta di playmaker e invece abbiamo sempre vinto con 3 centrocampisti come me, Fusco, Cinelli, tutto portatori d'acqua, tutta gente che correva e lottava e non è che c'era quel playmaker. Poi avevamo altre frecce vedi Moretti, che era un attaccante aggiunto. Io dico che in questa categoria serva più un centrocampo come si è visto a Torre del Greco, un centrocampo tosto e determinato che ha convinto". 
Rinforzi sul mercato: "Io penso che nel mercato di gennaio non serva stravolgere. In mediana, tre cagnacci, servono sempre, può dare maggiore equilibrio alla squadra. Nel calcio di oggi puoi avere tutto quello che vuoi ma se non corri non vai da nessuna parte".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 26 gennaio 2021 alle 15:15
Autore: Marco Costanza
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