L'ex presidente dell'Avellino, Walter Taccone, ha parlato a Tuttomercatoweb, ripercorrendo la vicenda del Lecco, che rischia l'esclusione dalla Serie B, per una perentorietà dei termini della domanda di iscrizione per la questione stadio. Taccone accomuna questa vicenda a quella della fideiussione del 2018, che vide il suo Avellino escluso dalla B. 

Queste le sue parole: "Noi siamo stati esclusi per una situazione molto simile a quella del Lecco. Anzi nel nostro caso, a mio avviso, è stata ancor più paradossale perché venimmo estromessi sulla base del principio della 'perentorietà dei termini' legato alla fideiussione accessoria alla domanda d'iscrizione che entrava in vigore il 16 giugno 2018, come esplicitamente descritto nella polizza, ma che è stata vidimata il giorno successivo poiché dopo le 18 gli uffici non erano più attivi. Una motivazione che ci fu ripetuta in ogni grado di giudizio tanto che io sono convinto che ci sia stata una lunga mano dietro a quella decisione. Per me è come se fossero passati venti anni per tutto quello che ho dovuto vivere. Con l'estromissione dell'Avellino ho avuto una perdita economica di 14,5 milioni di euro legati al parco giocatori. E quello che ancora mi lascia perplesso è il comportamento tenuto dal presidente Mauro Balata, ovvero del rappresentante delle venti società di B, che appellandosi a chissà quale riservatezza non ha comunicato al mio club informazioni che avrebbero potuto cambiare le nostre sorti"

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 05 luglio 2023 alle 21:00
Autore: Marco Costanza
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