Eziolino Capuano ha rilasciato un'intervista a La Casa di C, ricordando nuovamente la sua esperienza con l'Avellino: "All’Avellino rimarrò legato a vita. Ho preso la squadra nel momento più buio nella storia più recente. Non c’era società, la squadra annaspava nei bassifondi di classifica. C’era una vacatio societaria, cambiammo proprietà 3 volte in un anno. Salvai la squadra, la portai ai playoff dove uscimmo pareggiando a Terni. Ho valorizzato Illanes, Micovschi e Parisi facendo fare una plusvalenza. Sono stato ripagato, non venendo riconfermato. Eppure ho gestito situazioni impossibili. Come fa a rimarginarsi una ferita del genere? Dopo aver mangiato spazzatura, il caviale lo hanno mangiato gli altri.

Era l’8 ottobre 2021. Se l’Avellino avesse perso in casa con la Virtus Francavilla sarei potuto tornare. L’Avellino vinse 1-0, ma il telefono squillò lo stesso. Due gironi più tardi ero l’allenatore del Messina. Quando chiama una piazza così importante, c’è solo un modo di rispondere ed è sì. Senza pensarci. E anche se è andata come è andata a Messina ci tornerei. Nessun rimpianto”.

Parisi? Fino a 2 anni fa si diceva che avesse un fisico troppo esile per competere ad alti livelli. L’ho rivisto dopo un anno. È diventato un armadio. Parisi farebbe comodo a qualsiasi squadra in Serie A. Lo ritengo secondo solo a Theo Hernandez. L’Empoli ha in mano un gioiello. Fabiano ha un grande talento. Quando lo vedo giocare è come se giocasse mio figlio. Mi commuovo”.

Sezione: Focus / Data: Sab 25 giugno 2022 alle 10:13
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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