Dopo la firma del quadriennale con l’attaccante Andrea Arrighini, il direttore generale Massimiliano Taccone, si è fermato con i giornalisti presenti: «L’accordo era stato già concluso qualche giorno fa quando mio padre ha anticipato l’arrivo dell’attaccante. Mancava solo la firma per chiudere la trattativa. Arrighini arriva ad Avellino con un contratto quadriennale». Perché questa scelta? «Per il mister questa era una prima scelta e la società ha fatto un ulteriore sforzo dal Pontedera venendo incontro al mister, ma anche per la società che ha patrimonializzato un attaccante di proprietà migliorando di fatto quanto di buono fatto nella scorsa stagione». L’Avellino ha vinto la concorrenza: «L’Avellino viene vista sempre come una piccola società, invece, pian piano sta crescendo e migliorando». Il parco attaccanti è un discorso chiuso con l’arrivo di Arrighini? «Valuteremo con il direttore sportivo e il tecnico nei prossimi giorni». Arrighini paragonabile a Galabinov? «No, perché Andrej è un prestito secco. Oggi Arrighini è di nostra proprietà. Arrighini ha fatto benissimo come prima punta, ma può far bene anche come seconda punta. Per i suoi movimenti mi ricorda tanto Mancosu del Trapni. Speriamo di aver scelto bene, ma siamo convinti che potrà fare bene con l’Avellino».

 

A breve seguirà intervista video

Sezione: Focus / Data: Ven 27 giugno 2014 alle 13:55
Autore: Redazione Web
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