Il presidente del Brescia Massimo Cellino rompe il silenzio e parla in merito alla vicenda penalizzazione, con la Procura Federale che contesta la slealtà sportiva, la violazione dell’articolo 31 (illecito amministrativo) per la dichiarazione falsa e dell’articolo 33 (infrazioni sugli emolumenti) in base a quanto fatto pervenire dalla Covisoc. “Confermo di aver utilizzato quel sistema di pagamento, l'avrei fatto anche a giugno per l'iscrizione, perché è corretto. Se mi avessero detto che non andava bene, avrei pagato di tasca mia, come ho fatto in tanti anni di calcio tra Cagliari, Leeds e Brescia, vendendo anche le mie case” ha detto a La Gazzetta dello Sport.

“Siamo stati truffati, e ho già presentato una denuncia penale. Quella società di via Montenapoleone a Milano che ci ha venduto i crediti d'imposta è sparita, non rispondono più al telefono. Eppure hanno ceduto crediti d'imposta per più di 100 milioni a molte aziende. Non mi ricordo come si chiami, so che il titolare è un certo Alfieri.
Abbiamo chiesto 2,4 milioni in crediti d'imposta e loro hanno trattenuto circa il 15%. C'era chi ci offriva il 25%, quindi uno sconto maggiore, ma il nostro fiscalista era tranquillo, aveva garanzie dalla Banca d'Italia: ora è disperato.

Il 19 maggio ci avevano detto che avevamo 60 giorni di tempo altrimenti avremmo dovuto pagare in solido, ed ero pronto a farlo, ora in due giorni hanno chiuso le indagini? Mi sembra tutto molto strano”.

Sezione: Le altre di B / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 10:24
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print