Marcello Carli, nuovo direttore tecnico del Benevento, si è presentato in conferenza stampa allo stadio Vigorito.

Queste le sue parole: “L’obiettivo? Noi siamo il Benevento, club che ha fatto negli anni qualcosa di straordinario. Capisco che chi viene da una stagione del genere abbia malumore e dispiacere, ma per noi che la vedevamo da fuori resta una società da prendere come esempio. Veniamo da una situazione particolare, il fatto che prenderemo un allenatore giovane sa già di ripartenza. Non dirò mai che dobbiamo vincere per forza il campionato, trovo oziosi questi discorsi. Io non voglio perdere, lo dirò ai ragazzi sin dal primo allenamento. Se perdo una partita a carte con un amico sto nervoso per due ore, figuriamoci in ambito calcistico. Ma se parlo di “progetto ambizioso per due anni” pare che voglio mettere le mani avanti e non mi va. Rinfrescheremo la rosa e speriamo di fare un grande campionato”.

Pesa non conoscere la categoria? “Non ho paura assolutamente. Andremo su campi belli, importanti e difficili ma non vedo l’ora. La risposta la troveremo a fine anno. In A ho fatto meglio il primo anno che al quinto, in cui ho fatto danni. Quando ho visto il presidente c’era ancora la possibilità di salvarsi, ma da fuori appariva già difficilissimo. La categoria è l’unica cosa che non ho valutato prima di accettare. Il presidente ha creato le condizioni per dire di sì. L’essere inesperto mi emoziona anche un po’, sembra di tornare all’avvio della mia carriera in cui nel casino si è fatto anche bene. Una sera sono stato a cena con Adriano Galliani, ero a Forte dei Marmi e mi chiese di andare a vedere Monza-Vicenza. Al mio fianco c’era una persona che ha vinto tutto in Italia e all’estero e notare la sua emozione mi ha colpito. Parliamo di serie C. Questo modo di fare mi ha trasmesso passione, la stessa di Milan-Real Madrid. E’ quando perdi questo che perdi tutto. E’ stato un insegnamento, parliamo di uno dei migliori dirigenti in assoluto. Ci sono problemi? La cosa mi carica. Non avessi voglia di affrontarli mi dovrei preoccupare”.

Sulle difficoltà: “Il caldo. Le difficoltà sono problematiche di cui ero a conoscenza, dopo un’annata così non poteva essere altrimenti. Gli strascichi ci sono. La squadra va cambiata, ma ci sono contratti da prendere in considerazione. Non posso permettermi di sbagliare la guida tecnica, va trovato un allenatore giusto per il contesto prima ancora che bravo. Lo step principale è questo. Il condottiero farà la differenza. Mi tiene in ansia la scelta del mister. Agostinelli? Se pensate che dico queste cose senza averci parlato mi offendete. Ci sono stato a cena ieri, bisserò oggi. Gli ho detto che mi sembrava giusto cambiare. Lo abbiamo avvertito e lo davo per scontato, sarei un uomo poco serio e corretto se agissi diversamente”.
Su Agostinelli: “Anzitutto posso dire che la settimana prossima arriverà qui un mio collaboratore, ma non mi sembra giusto fare nomi. Quanto ad Agostinelli, credo che sia una persona serie a preparata. Abbiamo apprezzato il suo lavoro e gli abbiamo proposto di restare per guidare l’area scouting”.

Sezione: Le altre di Lega Pro / Data: Gio 25 maggio 2023 alle 20:11
Autore: Marco Costanza
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