Bruno Caneo, ex allenatore della Turris, ha parlato a Radio Punto Nuovo in merito al suo futuro, al suo modo di intendere il calcio e ha descritto le qualità di Daniele Franco, centrocampista che è prossimo a vestire la maglia dell'Avellino. 

Queste le sue parole: "Da un punto di vista professionale, questa estate è molto gratificante. Il fatto di aver fatto un bel calcio, di aver giocato bene, di aver avuto tanti complimenti in giro per l'Italia mi fa piacere, ma oggi come oggi, io sono a casa con mio nipote e tanti altri sono su piazza e pronti a partire per la nuova stagione". 
Sul 3-4-3 che può utilizzare anche Taurino: "Ogni allenatore ha i propri principi, che poi mette in condizione di poter mettere in campo una squadra. Non ci sono grosse alchimie, c'è la predisposizione di un gruppo di calciatori, che devono fare bene le fasi difensive e offensive, per poi provare a fare gol. Io andavo alla ricerca di dinamicità, intraprendenza, rapidità. Non è un lavoro facile, è abbastanza difficile e costruttivo. C'è bisogno di lavoro di mesi per poter fare un determinato tipo di calcio". 
Sul centrocampo: "Preferisco due palleggiatori, che abbiano qualità e personalità, che non vadano mai in affanno se attaccati. I centrocampisti sono quelli che fanno giocare la squadra e che sono fondamentali per un determinato gioco". 
Su Franco: "Daniele è un professionista serio, è cresciuto molto in questi anni. La scorsa stagione ha un po' faticato, un po' per infortuni e per Covid, ma la stagione appena finita è stato importante. Ha qualità tecniche incredibili, è un centrocampista completo, bravo anche in interdizione ma soprattutto in costruzione. Sa palleggiare sul corto e sul lungo, sa difendere palla. Per Avellino certamente può essere un buon innesto. Avellino è una piazza esigente, che certamente proverà a costruire una squadra per fare il salto di categoria. E Daniele può essere un elemento importante. Se sta bene fisicamente in mediana si fa valere". 
Sul futuro di Caneo: "Ci sono stati interessamenti, ma concretezza poca. Io sono molto concreto, credo di meritare un po' concretezza. A cosa mi riferisco? Io ho lasciato la Turris perché aspiravo ad una squadra che mi desse le possibilità di giocarmi delle chance per i playoff  o per vincere il campionato. Iniziare già con delle scommesse, non mi va più bene, l'ho fatto già in passato. Ora desidero un progetto vincente. Al momento non è arrivata la chiamata che mi aspettavo". 

Sezione: News / Data: Mar 07 giugno 2022 alle 18:03
Autore: Marco Costanza
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