Erano presenti tutte e 22 le società questa mattina, a Coverciano, per il secondo incontro fra gli arbitri e il mondo della Serie B. Una presenza che dimostra ancora una volta la sensibilità, il rispetto, il desiderio di collaborazione e la fiducia che i club della Serie B nutrono nei confronti della classe arbitrale. 
Dopo l'introduzione del presidente federale Giancarlo Abete, del presidente della Lega Serie B Andrea Abodi e del presidente dell'Aia Marcello Nicchi, è partita l'analisi con il designatore della Can B Domenico Messina, insieme agli assistenti Marco Ivaldi ed Emilio Morganti, su alcune criticità tecniche emerse nel corso del campionato.  
"Questa mattina abbiamo avuto un confronto di due ore e mezzo la cui efficacia la vedremo solo da domani" è la riflessione del presidente della Lega Serie B Andtrea Abodi a margine dell'incontro. "E' stato un appuntamento dove si è compresa la profondità dell'analisi che gli arbitri fanno su loro stessi. Nell'immediato si pensa solo al danno subito, ma gli arbitri in realtà analizzano tutto e lavorano su un modello di crescita".
Secondo Abodi la fiducia e il rispetto devono essere alla base del rapporto con il mondo arbitrale: "Quello di oggi non è stato un appuntamento per giudicare il loro operato ma per responsabilizzarci in vista di questa fase finale del campionato, consapevoli che errori ce ne sono e ce ne saranno da tutte le parti, ma nella necessità di offrire davanti al proprio pubblico uno spettacolo affascinante, dal punto di vista sportivo, e decoroso per gli atteggiamenti".
Abodi ha anche parlato della suddivisione fra Can A e Can B. Un rapporto "osmotico", secondo Abodi, aiuterebbe il sistema a crescere: "Tenere aperto il canale gioverebbe alla loro maturazione".
Durante l'incontro il presidente Abodi ha inoltre annunciato che sono in stampa centinaia di copie di Regoliamoci, il manuale delle regole del calcio edito dall'Aia, destinato agli appassionati, ai tesserati e agli addetti ai lavori della Serie B, "nella consapevolezza che tutto parte dalla conoscenza, sia per chi segue questo meraviglioso sport, che per chi ci lavora ma anche per chi lo commenta".
Infine una riflessione sul ruolo del capitano: "Ha un compito di responsabilità, prima ancora che verso sé stesso, nei confronti della propria squadra, ne deve controllare le esuberanze e limitare l'emotività, in modo da aiutare il pubblico a capire il vero valore del gioco". 

Sezione: News / Data: Mar 18 marzo 2014 alle 20:35 / Fonte: legaserieb.it
Autore: Pasquale Nappo
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