Giampaolo Saurini, ex tecnico della Primavera del Napoli, ai microfoni di Pianeta Serie B ha parlato di Roberto Insigne e Gennaro Tutino, suoi ex calciatori in azzurro: “Il mio rapporto con Gennaro è stupendo, abbiamo collezionato bellissime esperienze diventate ricordi da custodire gelosamente. È un ragazzo eccezionale e, entrando nei dettagli del calciatore, parliamo di un profilo dalle notevoli qualità fisiche e tecniche. Tutto ciò era facilmente intuibile anche all’epoca, bastò davvero poco per capirlo. Nel suo percorso ha avuto qualche piccola difficoltà, ma le ha brillantemente superate. Aggiungo una cosa per me importante: non l’abbiamo ancora visto al massimo delle sue potenzialità.

Gennaro cominciò in Primavera giocando due anni sotto-età, dunque doveva maturare nei vari aspetti del gioco. Sono del parere che, con riferimento al settore giovanile, i talenti più fulgidi vadano messi tutti in campo e fatti giocare il più possibile, così da far associare giocatori in grado di parlare la stessa lingua, seppur in posizioni diverse rispetto ai ruoli con cui si sono inizialmente presentati. Gennaro nasce esterno a piede invertito, ma le migliori cose le ha poi fatte vedere, come tutti abbiamo notato, da seconda e prima punta. Già in quegli anni, come dicevo poc’anzi, l’intento era quello di fargli fare un lavoro nuovo, sia per la motivazione già menzionata che, ovviamente, per le caratteristiche e l’intelaiatura degli avversari che affrontavamo di partita in partita.

L'arrivo di Tutino all'Avellino è un segnale che rivela l’ambizione della società. Prendere un profilo del genere, così come fatto per Roberto Insigne, vuol dire manifestare l’intenzione di costruire qualcosa di importante e duraturo, che non guardi unicamente al breve termine. Insigne? Sono molto affezionato a Roberto, gli voglio un bene dell’anima. Ha convissuto con questa situazione e l’ha fatto nella maniera migliore. Con me ha segnato tantissimo, per poi cominciare il suo percorso in giro per l’Italia, dove si è senza alcun dubbio consacrato. Per i miei ragazzi spero sempre nell’approdo in Serie A, gente come Roberto e Gennaro ha le qualità per farlo”.

Saurini conosce bene anche Palmiero e Manzi: “Luca è un giocatore intelligentissimo, con una spiccata qualità, ovvero l’intuizione giusta in termini di scelta da fare. Fisicamente non è un colosso, ma è riuscito comunque ad affermarsi in categorie importanti. Parliamo di un centrocampista in grado di dettare i tempi, è davvero talentuoso. Nell’Avellino ci sono anche altri due calciatori, Russo e Manzi, che ho avuto il piacere di allenare. Diversi elementi della rosa, dunque, hanno già giocato insieme in passato: questo potrà essere un vantaggio per l’allenatore, non ci sono dubbi”.

Sezione: News / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 14:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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