Riceviamo e pubblichiamo: lettera al presidente D'Agostino

Riceviamo e pubblichiamo una mail giunta alla nostra redazione.

"Carissimo Presidente D’Agostino, giunti alla fine di questa annata sportiva, non voglio aggiungermi alle tante voci che a torto o a ragione, in modo garbato  o sgraziato le stanno contestando l’esito negativo di questo campionato.

Siamo del sud, passionali e coinvolti amanti della nostra provincia e qualche volta accecati dalla passione, lo sa bene e ci capirà.

Mi domando però: - non è forse vero che lei in questi anni ha investito tanti soldi per il calcio ad Avellino? Non è forse vero che i risultati che lei stesso si aspettava, non sono stati nemmeno avvicinati? Non è forse vero che, a parte l’ambito sportivo, lei ha invece raggiunto un’altra serie di risultati (politici, personali ed imprenditoriali) in linea con le sue aspettative?

Ora, io voglio considerare che l’esito positivo delle attività imprenditoriali e personali debbano essere posti alla base di un progetto sportivo e sociale di altrettanto successo.

Le ricordo Presidente che lei è Trino, Uomo, Imprenditore e appunto Presidente dell’Avellino; immagino che lei debba approcciare tutte le sue attività con lo stesso spirito e con lo stesso rigore nella scelta dei suoi rappresentanti; avrebbe mai potuto avere successi personali o imprenditoriali se non avesse trovato e collocato le persone giuste al posto giusto?  Pensa forse che certi ruoli possano essere palestra per neofiti?  Pensa forse che competenza, passione e gruppo siano elementi occasionali? 

Io non credo.

Io credo invece che lei meriti un’altra occasione, credo che le debba essere consentito di sbagliare o vincere scegliendo secondo i suoi metodi, senza lasciarla da solo, alle pressioni della piazza.

Costruisca un bel progetto, lo costruisca senza traguardi di tempo, ma che sia credibile e soprattutto che sia portato avanti da un gruppo di uomini, che lavorano all’unisono per renderlo vincente; proprio come farebbe per le altre attività che segue.

Forza lupi ed un saluto da Modena, Carmelo".