Introduzione

Al “Dei Marmi” è andata in scena una gara che resterà impressa: Carrarese–Avellino 3-4. Sette gol complessivi, un’ora di inferiorità numerica per i lupi e un finale che premia ancora una volta la capacità dei biancoverdi di resistere, adattarsi e colpire nei momenti chiave.

Il dato che spicca è proprio l’espulsione di Enrici al 30’ del primo tempo, che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match. Invece l’Avellino, pur concedendo numeri superiori all’avversario (19 tiri a 5, xG 2.12 a 0.7, possesso 56.4% a 43.6%), ha trovato la forza di trasformare quasi ogni opportunità in gol. Una prova di carattere e cinismo, sulla scia del successo pragmatico ottenuto contro il Monza.

Fase di possesso

Il 3-4-2-1 iniziale è stato interpretato con grande pragmatismo. Palmiero si è abbassato spesso in costruzione, mentre gli esterni hanno dato equilibrio più che spinta costante. L’espulsione ha reso ancora più evidente la scelta di non gestire il pallone: solo 270 passaggi riusciti, con una precisione comunque buona (84.1%).

Il dato dei tiri è eloquente: appena 5 conclusioni, ma con 4 reti realizzate. Un’efficienza fuori scala, resa possibile da scelte rapide e dalla capacità di sfruttare al massimo le poche situazioni concesse dalla Carrarese.

Fase di non possesso

Con l’uomo in meno per oltre un’ora, l’Avellino ha dovuto difendere a lungo. La Carrarese ha completato 401 passaggi (86.9%) e ha prodotto 19 conclusioni totali, ma il blocco medio-basso dei lupi ha retto grazie alla compattezza e allo spirito di sacrificio.

Il dato dei duelli vinti (100 su 208, 48%) racconta la determinazione con cui la squadra ha risposto all’inferiorità numerica. Nonostante i volumi avversari, l’Avellino ha mantenuto ordine e concentrazione, confermando i principi già visti contro il Monza: densità centrale, linee corte e attenzione ai dettagli difensivi.

Transizioni

Ogni palla recuperata si è trasformata in una possibilità per ribaltare il campo. Con 63 recuperi, quasi pari alla Carrarese (62), l’Avellino ha dimostrato di saper alternare momenti di pura resistenza a fiammate verticali.

Lo scarto negli xG (0.7 contro 2.12) evidenzia la scarsità di occasioni prodotte, ma la qualità delle finalizzazioni ha fatto la differenza. Una concretezza estrema che, se da un lato regala tre punti, dall’altro evidenzia il rischio di dipendere troppo dall’efficienza offensiva.

Punti di forza

- Tenuta mentale: giocare un’ora in dieci e segnare quattro gol è un segnale fortissimo.

- Efficienza offensiva: 4 reti con 5 conclusioni, dato rarissimo.

- Resilienza difensiva: capacità di reggere l’urto della Carrarese nonostante l’inferiorità numerica.

- Continuità tattica: ancora una volta pragmatismo, compattezza e cinismo hanno premiato i lupi.

Criticità

- Dipendenza dal cinismo offensivo: non sempre sarà possibile capitalizzare così tanto con così poco.

- xG troppo basso rispetto all’avversario: 0.7 a fronte di 2.12 mette in luce il rischio di affidarsi solo alla fase difensiva.

- Volume difensivo concesso: 19 tiri subiti e 400 passaggi completati dall’avversario sono numeri difficili da replicare senza conseguenze.

Conclusione

Il 4-3 di Carrara è una vittoria dal forte impatto emotivo. Non solo per i sette gol complessivi, ma per il contesto: un’ora in inferiorità numerica, contro un avversario che ha comandato il gioco e prodotto più occasioni.

Dopo la vittoria sul Monza, questa gara rafforza l’idea di un Avellino che non domina nei numeri, ma costruisce risultati sulla resilienza, sull’efficienza e sulla compattezza. È un approccio rischioso, ma al momento efficace, e che soprattutto ha cementato lo spirito di gruppo.

Dal campo ai numeri

Statistiche:

Statistica                   Carrarese                 Avellino

Possesso palla              56.4%                    43.6%

Passaggi riusciti         401 (86.9%)            270 (84.1%)

Tiri totali                         19                            5

Tiri in porta                      5                             3

Expected Goals (xG)     2.12                        0.7

Palle perse                     91                           81

Palle recuperate             62                           63

Duelli vinti               98/208 (47.1%)       100/208 (48.0%)

Formazioni ufficiali

Carrarese (3-4-2-1): Bleve; Ruggeri, Salamon (57’ Zanon), Imperiale; Bouah (73’ Torregrossa), Zuelli, Hasa (57’ Schiavi), Cicconi; Sekulov (69’ Finotto), Bozhanaj (45’ Arena); Abiuso.
All.: Calabro

Avellino (3-4-2-1): Iannarilli; Cancellotti, Šimić, Enrici (38’ Besaggio); Missori (63’ Manzi), Palmiero, Sounas, Cagnano; Insigne (38’ Fontanarosa), Biasci (45’ Russo); Crespi (72’ Lescano).
All.: Biancolino

Sezione: Tra le Linee / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 18:13
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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