Anche Menotti Sanfilippo, storico dirigente della Scandone, è sulla stessa lunghezza d'onda del sindaco Festa in relazione all'acquisizione del logo da parte di Trasente: "Non ho idea di quali siano le intenzioni di Trasente. Un logo si può comprare ma un'anima no. L'anima della Scandone è morta definitivamente, secondo me anche prima del fallimento. Sono d'accordo col sindaco, la storia della Scandone era un'altra, già prima che lui provasse in maniera strumentale a iscriverla in extremins al campionato, ma non bastavano 20 mila euro ma ci volevano 20 milioni. Spero che i nuovi imprenditori possano ripercorrere le orme del passato, mi inorgoglisce parlare delle 8 promozioni che abbiamo vissuto senza mai retrocedere".

Sezione: Basket / Data: Mer 16 novembre 2022 alle 15:40 / Fonte: Sportchannel
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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