Il tecnico dell'Avellino, Piero Braglia, è intervenuto a Contatto Sport su Prima Tivvù per commentare la stagione dell'Avellino e il momento dei lupi in vista dei playoff. 

Queste le sue parole: "Ci stiamo preparando per i playoff. Abbiamo organizzato un programma, andremo in ritiro da giovedì fino a domenica, poi i ragazzi avranno 3 giorni liberi e poi andremo avanti in ritiro fino a quando finiremo, io spero fino al 13 giugno. Io e Di Somma coppia vincente e più anziana? Più anziana di certo, però ci completiamo, lui è un pò più serio, io faccio un pò più di casino. Io non credo che per preparare i playoff ci debbano essere pressioni".

Tifosi delusi?: "Certamente, l'essere andati oltre le aspettative in parecchi pensavano che potessimo vincere facile ogni partita. A me ad inizio stagione hanno chiesto di chiudere dal quinto posto in sù e ci siamo completamente. Noi non possiamo togliere la tuta mimetica, siamo una squadra da battaglia. Probabilmente dopo Bari ci siamo un pò cullati, abbiamo fatto troppi calcoli, abbiamo pensato un pò troppo agli altri e ci hanno fregato. Io penso che questa è una squadra che se al completo, può competere con tutti in Serie C. Il problema è quando ne mancano 2-3 e iniziano a mancarci alternative. E' questo il problema. Ma si va avanti. Io devo pensare ai playoff, devo pensare al bene della squadra, non me ne frega del discorso secondi o terzi, io i playoff li ho vinti da terzo, da quinto tranne che da secondo. E' chiaro che il secondo posto lo volevamo. Abbiamo provato a vincere la gara con la Cavese, ma non ci siamo riusciti". 
Su Miceli: "Il ricorso è stato già fatto, mi sembra esagerato il verdetto del giudice sportivo. Il problema è che questi della Lega si mettono dietro le panchine e magari sentono cose per un'altra, e poi accadono cose del genere. Speriamo che si possa rimediare almeno per una giornata". 
Cosa cambia secondo e terzo: "Non è detto che il secondo posto sia migliore, perchè stare fermi per 22 giorni non è detto che poi stai benissimo quando torni in campo. E' chiaro che poi ovviamente puoi recuperare meglio, puoi fare meglio gli allenamenti e recuperare più energie. I playoff hanno tante varianti, troppi fattori, bisogna solo essere pronti, preparati e arrivarci mentalmente bene. Noi, male che vada, ci fermiamo una settimana e ripartiamo. Squadra da evitare? Non c'è, io guardo a noi. Se noi vendiamo cara la pelle, lottiamo come sappiamo, torniamo ad essere umili, possiamo giocarcela con chiunque. Siamo una squadra di categoria, non abbiamo il giocatore che prende 800 mila euro a stagione, ma gente semi-sconosciuta, tolto qualcuno. Conta ora arrivare bene e con grande umiltà, recuperando la condizione e le energie". 
Il momento più bello del campionato: "Le prime giornate, prima che prendessimo tutti il Covid. Mi sembra che se quella partita con la Turris la vincevamo eravamo primi, eravamo 2-0 e ci facemmo rimontare dopo il rosso a Maniero. Quindi mi piace ricordare quel periodo lì. Poi c'è stato il Covid e abbiamo avuto difficoltà. Ci siamo messi un abito non nostro e ora dobbiamo riprendercelo. Ora vediamo di fare quello che sappiamo fare e dare soddisfazioni e tutti". 
 

Sezione: Copertina / Data: Lun 03 maggio 2021 alle 22:25
Autore: Marco Costanza
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