Un'altra partita sfortunata per i Lupi che vedono sfumare, come a Varese, i tre punti ormai a un passo nei minuti di recupero, pur giocando meglio e meritando la vittoria. Analizziamo la sfida di ieri sera nella tradizionale rubrica Da Zero a Dieci.

ZERO - Ancora a zero vittorie in questo 2014 (e nel girone di ritorno) sia per il Pescara sia per l'Avellino. Ma mentre gli abruzzesi, col nuovo tecnico Cosmi in panchina, hanno colto al Partenio il primo punto del girone di ritorno, l'Avellino raccoglie per la terza volta meno di quanto avrebbe meritato.

UNO - Nel calcio ci sono diverse leggi non scritte, una di queste vuole che un nuovo tecnico quasi sempre porti una sterzata di mentalità e di energia in una squadra raccogliendo nella maggior parte dei casi subito risultati positivi. Purtroppo tale legge è andata in scena anche al Partenio, dove Cosmi ha raccolto il suo primo punto alla prima partita sulla panchina del Pescara; tra l'altro primo punto degli abruzzesi nel girone di ritorno.

DUE - Secondo gol in questo campionato per Alessandro Fabbro: subentrato nella ripresa al posto di un Peccarisi non al meglio fisicamente, ha messo subito la sua impronta sulla gara deviando di testa in rete un perfetto cross di Ciano. Sembrava il preludio a una meritata vittoria, invece Caprari ha riportato tutti coi piedi per terra.

TRE - I tre punti mancano all'Avellino da quell'Avellino-Padova 2-1 ultima giornata di andata, coronamento di un girone di andata da incorniciare. Nel 2014 invece la fortuna sembra aver decisamente voltato le spalle all'Avellino. Ma non può piovere per sempre...

QUATTRO - Come i punti raccolti dall'Avellino in sei giornate del girone di ritorno. Una curiosità: i quattro pareggi sono terminati tutti col medesimo risultato, ovvero di 1-1.

CINQUE - I tiri in porta dell'Avellino, a cui aggiungere 6 fuori per un totale di 11 conclusioni verso la porta di Pelizzoli. A fronte di 2 tiri in porta e 2 fuori del Pescara. Dato che la dice tutta sull'andamento della partita, come il 57% di possesso palla dei biancoverdi.

SEI - Se fossimo in un mondo perfetto e il calcio fosse una scienza esatta, l'Avellino dovrebbe avere almeno sei punti in più nel girone di ritorno, ovvero le vittorie sfumate immeritatamente in quel di Terni (Brignoli super), Varese (errori dell'arbitro Manganiello) e ieri con il Pescara. Purtroppo il calcio regala anche risultati ingiusti e i Lupi anziché (potenzialmente) secondi a quota 47 sono settimi a quota 41.

SETTE - Dopo aver iniziato il girone di ritorno al terzo posto, a furia di veder sfumata la vittoria negli ultimi minuti l'Avellino è scivolato sempre più giù, occupando attualmente la settima piazza. Posizione di tutto rispetto, la salvezza è quasi acquisita e la squadra è ancora in zona playoff, ma c'è da mangiarsi le mani per le occasioni perse. Ma l'errore ora sarebbe proprio farsi influenzare da una classifica non veritiera.

OTTO - Il numero di maglia di Gianluca Caprari, colui che subentrando al posto di Maniero nella ripresa ha regalato agli abruzzesi il primo punto nel girone di ritorno, un pareggio insperato e rimandato l'appuntamento dell'Avellino con la prima vittoria del 2014.

NOVE - Volendo trovare un lato positivo nel pareggio di ieri contro il Pescara, oltre all'ennesima bella prestazione della squadra e i complimenti di Cosmi, possiamo citare l'ulteriore passettino verso la matematica salvezza. Meno 9, puntando ai canonici 50 punti, oramai ci siamo quasi...

DIECI - L'Avellino subisce gol da dieci partite consecutive; in realtà la differenza reti non è variata quasi mai, i Lupi sono sempre a +3, ma a una minore cattiveria in zona gol è coincisa una minor attenzione in fase difensiva che ha generato i risultati degli ultimi tempi.

Sezione: Copertina / Data: Dom 02 marzo 2014 alle 13:59
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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