Il calciomercato dell'Avellino è terminato con il colpaccio Michele Marconi, corteggiato a lungo e agguantato nell'ultimo giorno di mercato e l'arrivo in prestito dalla Triestina del giovane difensore Edoardo Sottini (via Inter che ne detiene il cartellino). Ai due si è aggiunto il difensore classe 2003, Mario Perrone, arrivato dalla Salernitana per rinforzare la Primavera 3.

Marconi è sicuramente il pezzo più pregiato della campagna di rafforzamento operata da Enzo De Vito, che ha regalato a Massimo Rastelli il difensore Benedetti, prelevato a titolo definitivo dalla Feralpisalò, il centrocampista Mazzocco preso a titolo definitivo dal Cittadella, la mezzala D'Angelo, tornato in biancoverde un anno dopo la cessione alla Reggiana (pure lui a titolo definitivo) e l'attaccante Mamadou Tounkara in prestito con obbligo di riscatto dal Cittadella. Sette, in tutto, i volti nuovi di gennaio.

Tantissime le uscite, molte delle quali hanno confermato le scarsa bontà del mercato estivo: sono andati via, tutti in prestito, Illanes (al Novara), Franco (alla Turris), Guadagni (alla Recanatese), Ceccarelli (al Picerno) e Zanandrea (al Piacenza), tutti arrivati tra luglio e agosto. Oltre a loro hanno salutato l'Irpinia gli esuberi Forte e Scognamiglio, poi entrambi reintegrati poco prima di essere ceduti al Monterosi e al Giugliano, e ancora Micovschi passato in prestito all'Andria e Murano ceduto in prestito al Potenza, per un totale di 10 partenze, compresa la risoluzione contrattuale di Sbraga.

Sono state in forte dubbio le permanenze in biancoverdi di Marcone, che aveva perso il posto ad appannaggio di Pane, e solo l'infortunio dell'ex Picerno gli ha permesso di restare (lo avrebbe voluto il Monopoli), così come quelle di Aya (sondato dal Cesena ma blindato da Rastelli) e di Gambale, che stava per risolvere il prestito per fare ritorno al Montevarchi. Insomma, un mercato di gennaio condotto nel tentativo di mettere diverse pezze a una campagna acquisti estiva che si è dimostrata non all'altezza di obiettivi importanti, dal momento che i vari Ricciardi, Garetto e Trotta sono finiti a fare le riserve e che Dall'Oglio si è visto a intermittenza per i continui infortuni. 

Toccherà ora a Rastelli lavorare con il nuovo gruppo a disposizione, riuscendo nell'obiettivo di conquistare la migliore posizione di classifica possibile: il quarto posto è a 6 punti, un traguardo alla portata. Niente alibi dunque, l'Avellino è stato rinforzato in ogni reparto e sfoltito degli elementi in uscita, che non rientravano nel progetto di Rastelli. Ora la parola passa al campo, giudice supremo. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 31 gennaio 2023 alle 20:40
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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