Dopo la chiamata dell'Avellino, sta lavorando senza sosta per costruire un organico capace di ben figurare in D e, magari chissà, anche in C. Carlo Musa, giovane nuovo ds dei Lupi, si è confidato in un'intervista al portale Gianlucadimarzio.com. "Quella chiamata del 15 agosto la ricorderò sempre, la telefonata piu' bella della mia vita, l'emozione è tanta ancora oggi. Ero a Milano Marittima con i miei amici, mi chiama Alberani per un colloquio. Prendo tutto e scappo, non lo dimenticherò mai. Non torno a casa a Roma da allora ma non importa, ora c'è da lavorare. Dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi che meritano di tornare a gioire. Abbiamo alle spalle una società forte, il presidente De Cesare ha deciso di intervenire in prima persona dopo il de profundis della vecchia gestione per un senso di dovere verso la città. 

Stiamo lavorando senza sosta, vogliamo costruire una squadra competitiva, il sogno è la B in quattro anni ma siamo realisti e pensiamo al presente ora. La D è tosta già di suo, poi ci chiamiamo Avellino e ci aspetteranno tutti per farci la guerra. I tifosi mi stanno dando una carica incredibile, mi fanno la forza di lavorare giorno e notte. Tra città e Facebook in questi giorni ho parlato con molti di loro, non mi chiedono nomi ma solo gente che lotta. Sono incredibili, dei veri Lupi, si sono già rialzati dopo un momento così triste. Ho una frase nella mia testa, che qualche ora fa mi ha detto uno di loro, ’Preferisco perdere uno a zero al novantesimo con la maglia sporca di sangue, che vincere tre a zero a tavolino’. E questo deve essere il nostro motto"

Poi parla un po' di sé Musa: "Ho smesso di giocare a 21 anni, facevo il portiere ma ho capito che non era la mia strada. Mi chiama allora il presidente Aranova, in prima categoria laziale: volevo fare il dirigente e così accetto. Al primo anno centriamo subito la promozione. Decido allora di prendere il patentino da direttore sportivo, ero compagno di banco di Luca Toni e Pasquale Foggia! Ma non dimentico i campi polverosi della provincia da dove sono partito: lì se c'è da fare il guardalinee lo fai, se c'è da raccattare le magliette o pulire i water lo fai. Ma quella polvere ti insegna tanto". 

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 agosto 2018 alle 14:10
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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