Luca Palmiero, centrocampista dell’Avellino, ha parlato a Prima Tivvù al Format Notte Ritiro, in collegamento da Rivisondoli.

Queste le sue parole: “Abbiamo smaltito i festeggiamenti, non vediamo l’ora di ricominciare. Le vacanze sono state lunghe. Ora dobbiamo ricominciare, con l’entusiasmo con cui abbiamo finito. Il ritiro sta andando bene, i carichi sono pesanti, c’è un po’ di stanchezza, ma è giusto così. Sta nascendo una bella squadra, anche i nuovi sono forti e ci daranno una grande mano”.

Differenza tra i vari ritiri: “Il primo ritiro l’ambiente era depresso, si veniva da un quattordicesimo posto. Vennero tanti giocatori nuovi, poi le cose iniziarono male, poi riuscimmo a fare bene. L’anno scorso ripartimmo male, anche lì subito cambio di allenatore, piano piano poi le cose sono andate bene e abbiamo vinto il campionato. Quest’anno grande entusiasmo, dato da quello che abbiamo fatto. C’è amore e passione da parte dei tifosi, dobbiamo cavalcare questo entusiasmo, allenandoci bene e poi cercando di cominciare il campionato in maniera importante e positiva”.

Duello con Palumbo: “c’è alchimia, non c’è competizione. Quello che conta è che l’Avellino vinca e lo è stato anche nei precedenti 6 mesi. La scelta spessa sempre al mister ma io e Martin giochiamo per l’Avellino e l’importante è la squadra e i risultati collettivi”.

I ritmi diversi: “I ritmi li vediamo già cambiato dall’allenamento, perché sono arrivati giocatori di gamba e con grande forza fisica, ma non c’è solo questo, conta anche l’intelligenza calcistica, la tecnica, tante cose”.

Rinnovo fino al 2028: “Un grande attestato di stima, cercherò di ripagarla, ringrazio il club e il direttore per questa fiducia che mi è stata data”.

Sugli obiettivi: “Non dimentichiamo che siamo una neopromossa, l’obiettivo primario è la salvezza, è molto importante consolidarsi in questa categoria. Poi, sognare non costa nulla, ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo, che è quello di salvarsi”.

Come cambia il suo ruolo tra B e C: “In Serie B magari hai maggiore spazio, ma i ritmi sono più alti e il livello tecnico-tattico è molto più alto. Come la fisicità. Ma tante volte magari hai più libertà di giocata rispetto alla Serie C”.

La sua crescita: “Il primo anno che sono stato qui, ho attraversato un periodo non facile, giocavo poco, ma ho sempre tenuto duro. Avellino mi ha insegnato a tenere duro, continuare solo a lavorare a testa bassa, perché poi i risultati arrivano”.

Impressione sui nuovi: “Conoscevo Gyabuaa, a Pescara avevamo giocato assieme. Ma a livello generale tutti i nuovi hanno approcciato in maniera positiva. Dal punto di vista calcistico mi ha impressionato Favilli, il modo in cui tiene palle, fa salire la squadra, giocatore di categoria. Ma un po’ tutti i nuovi, Crespi ha qualità interessanti, lo stesso Gyabuaa ha forza fisica, corre tantissimo, è un bell’animaletto”.

Gerarchie sui calci piazzati: “Besaggio calcia bene, Luca D’Andrea pure, Martin Palumbo, ci stiamo lavorando molto

Sulla Serie B che sarà: “Le squadre più attrezzate? E’ un discorso che lascia il tempo che trovano. Probabilmente il Palermo può partire davanti a tutti ha preso un allenatore che ha vinto più volte questo campionato, ha fatto un mercato importante”.

Su Russo: “E’ un giocatore che può fare bene anche in questa categoria, ha tanta voglia di far bene e non vede l’ora di cimentarsi con la nuova categoria”.

Sezione: Copertina / Data: Ven 18 luglio 2025 alle 08:00
Autore: Marco Costanza
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