Pasquale Pane, portiere dell'Avellino, è stato ospite a Contatto Sport, dove ha parlato del momento in casa biancoverde. 
Queste le sue parole: "Con il Giugliano è arrivata una sconfitta che brucia, siamo stati un po' sfortunati e loro hanno avuto in Sassi un baluardo, è un portiere giovane e forte. Abbiamo sfruttato poco le palle gol create e purtroppo l'episodio ci ha condannato, loro nell'unica occasione ci hanno segnato". 
Su Sassi: "E' un 2003, è un giovane importante, a fine partita sono andato a complimentarmi con lui, è un ragazzo che farà parlare di sé presto e l'Atalanta farà bene a puntarci. Mi capita spesso andare a fare i complimenti agli avversari, fa parte del fair play e ritengo che sia una bella cosa". 
Sul momento: "Io conosco solo un modo, il lavoro, il silenzio e lavorare duro. E' l'unica arma che conosco per uscire da questi momenti difficili. Cosa ci siamo detti? Siamo d'accordo con le parole del mister, la prestazione c'è stata soprattutto nel secondo tempo. Focalizzarci solo sul risultato non va bene, anche se sappiamo che in questo momento la classifica piange. Dobbiamo lavorare e continuare a far bene. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà, siamo in zona playout, dobbiamo prima uscire da questo limbo e poi pensare ad altro". 
Assenza dei tifosi: "Si è sentita. Non deve essere un alibi attenzione. Ma il pubblico la spinta te la da, come accaduto con il Catanzaro, dove forse senza tifosi non avremmo rimontato". 
Sul gruppo: "Siamo uniti, compatti, anche perchè quando si cambia un allenatore la sconfitta in primis è dei giocatori. Ci siamo chiusi nello spogliatoio, ci siamo detti delle cose importanti e credo che le risposte si siano viste, al di là della sconfitta di ieri. Andare sotto con il Catanzaro, riprenderla, la gara dopo andare di nuovo sotto, se non sei un gruppo vero, non la recuperi. Bisogna solo pensare positivo". 
Sugli scontri di Foggia: "Non sono delle belle scene, non so perchè sia successo. L'arbitro ci ha detto che se avessero continuato avrebbe sospeso la partita. Anche verso di me sono volate bottigliette e qualche bicchiere, che chissà se era birra. Sono cose che non fanno bene al calcio. Poi si è ripreso, il nostro focus era sulla partita, non pensavamo più ad altro". 
Sul farsi trovare pronti: "Sicuramente non è semplice tenere sempre alta l'attenzione, la concentrazione. Come ho già detto, il lavoro mentale che faccio è enorme. Può capitare che non giochi per mesi e quando hai quell'occasione devi dare tutto per cercare di tenertela stretta". 
Il rigore parato: "E' stato molto bello, avrei preferito pararlo sotto la Sud, ma vabbè, l'importante era pararlo". 
Su Rastelli: "Il mister nel suo arrivo fu molto riflessivo e quando parla è molto diretto, ti entra in testa, fa capire quello che vuole. Da consigli a tutti, prende anche qualcuno da parte per dirgli qualcosa". 
Su Catanzaro e Picerno: "La Coppa Italia è importante, è un obiettivo. Ci teniamo tanto, anche sul fatto del pass importante per i playoff e poi c'è la possibilità di ruotare qualche elemento. Vogliamo riscattare la sconfitta di domenica. Prepariamo la gara come tutte le altre, non ci sono partite facili". 
 

Sezione: Copertina / Data: Mar 15 novembre 2022 alle 09:00
Autore: Marco Costanza
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