Il termine delle ore 12 per poter rassegnare le dimissioni e sciogliere il CdA dell'U.S. Avellino è stato superato senza che, Mauriello e De Cesare, abbiano compiuto un passo indietro per favorire e velocizzare l'operazione di vendita del club.

Il presidente e il consigliere del CdA biancoverde restano al loro posto e aspettano di essere destituiti dagli acquirenti Luigi Izzo e Nicola Circelli che, al netto di sorprese e nonostante la scadenza dell'ultimatum, dovrebbero comunque presentarsi a Napoli, lunedì sera, per effettuare il rogito notarile e il versamento della prima rata di 750mila euro alla firma dell'atto.

Secondo quanto riportato da SportChannel, la trattativa non è interrotta. Sarebbero in corso le mediazioni dell'amministratore delegato Dario Scalella e dei legali della cordata per evitare la fumata nera.

In ogni caso, Mauriello e De Cesare, complice il via libera alla vendita dato dall'Assemblea Straordinaria della Sidigas giovedì sera, potranno essere comunque destituiti, ma senza dimissioni si allungherebbero i tempi per ufficializzare la cessione della società, con il rischio di arrivare a tre, quattro giorni dal 16 dicembre, termine ultimo per pagare stipendi e contributi di settembre e ottobre ai tesserati.

A quel punto l'Avellino e, quindi, la nuova proprietà, rischierebbero di incassare dai 2 ai 4 punti di penalizzazione in classifica, nel caso in cui anche un solo calciatore non venisse pagato in tempo. Molto più alto, però, sarebbe il rischio che correrebbe la Sidigas, a causa del tergiversare di Gianandrea De Cesare. Nel caso in cui dovesse saltare la trattativa per la cessione del club, che ha visto impegnato il Tribunale di Avellino, l'azienda potrebbe rischiare grosso in vista dell'udienza del 3 dicembre, quando è in programma la presentazione del piano di ristrutturazione dei debiti. 

Sezione: Copertina / Data: Sab 30 novembre 2019 alle 12:16
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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