Difficile giudicare l'esordio dell'Avellino a Pescara. Innanzitutto perché la prima di campionato è sempre una partita particolare, le squadre non sono ancora rodate e vengono da carichi di lavoro che possono più o meno pesare, e forse sarebbe stato meglio affrontare questa partita in altro momento. Si sapeva sarebbe stata dura anche perché il Pescara è una delle indiziate per il salto di categoria ma ha cambiato tanto, più dell'Avellino, con oltre 20 acquisti. Ma si è fatto trovare pronto all'appuntamento, più dell'Avellino. L'ha decisa un bomber, quel Lescano forse finito per un breve periodo anche sul taccuino di De Vito, bravo a deviare di testa in rete un calcio d'angolo superando sia Marcone sia Illanes. Un episodio forse, ma c'è anche da dire che il Pescara si è fatto preferire per larghi tratti, conducendo la partita e creando le occasioni migliori. Poche per la verità nel primo tempo, se si esclude un tiro di Lescano deviato da Marcone, maggiori sicuramente nella ripresa.

L'Avellino? Ha provato a difendersi con ordine, riuscendoci anche nel primo tempo, ma di contro non ha costruito molto. Nel primo tempo Murano e Kanoute non si sono quasi mai visti, solo Guadagni ha provato in un paio di occasioni a farsi giustizia da solo; centrocampo ordinato ma con pochi rifornimenti in attacco; difesa non perfetta ma che ha retto nella prima frazione. Il gol non ha scosso l'Avellino che anzi ha rischiato di capitolare, l'unica scossa l'ha data il triplice cambio di Taurino, con Di Gaudio che ha vivacizzato l'attacco mettendo dentro una bella palla per Murano, murato da Plizzari. Nel finale ancora Plizzari ha neutralizzato un preciso diagonale di Kanoute dopo una bella serpentina. Troppo tardi, l'Avellino avrebbe dovuto giocare dall'inizio in questo modo e non subire passivamente il gioco del Pescara cercando poi un contropiede che non c'è stato.

Ci voleva più personalità, più convinzione, più cattiveria. O semplicemente il Pescara non glielo ha permesso, concedendo qualche chance giusto sul finale, quando la squadra è arretrata in difesa complici anche i cambi di Colombo. Il campionato è lungo certo e siamo a commentare solo la prima. Ma già domenica prossima in casa contro il Gelbison si attende tutta un'altra partita. Magari con un Trotta in più.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 04 settembre 2022 alle 23:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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