L'Avellino ne ha persa un'altra. La notizia è ormai nota e non lo scopriamo noi, per carità. Ma nella prima frase di questo editoriale vi prego di intuire l'amarezza con la quale la si scrive. L'Avellino ne ha persa un'altra per davvero. Nella gara in cui si attendeva una vera svolta in trasferta. Un po' la prova del nove del campionato esterno dei lupi. E invece niente da fare, con l'Aprilia di Olivera e Corvia che vince 2-1 e mette ancora più dubbi nella testa dei tifosi irpini riguardo il  vero valore della compagine biancoverde. C'è qualcosa che non va. E non può essere solamente il tasso tecnico della squadra, perchè parliamoci chiaro: le altre compagini non hanno tutti questi fenomeni. Allora bisogna cominciare a riflettere seriamente su chi mette in campo i giocatori, senza alibi. A volte basta anche solamente la mentalità con cui si gioca a far vincere le partite. Ma l'Avellino in trasferta invece di lupo diventa agnello. Si parte male dall'interno dello spogliatoio evidentemente, coi senatori che non sanno fare i senatori e gli under che non hanno grande personalità. Due note liete nella partita di oggi: l'ottima prova di Ciotola che ha trovato anche il gol e il rigore parato da Lagomarsini. Due giocatori spesso finiti nell'occhio del ciclone ma che hanno saputo dare una risposta in una giornata negativa.

La difesa invece è peggio del Titanic: imbarca acqua da tutte le parti. Col massimo rispetto per la tragedia del 1912, anno di fondazione dell'Avellino tra l'altro. Andrebbero cambiati tutti gli interpreti, eccezion fatta di Parisi. Patrignani ci ha messo lo zampino in entrambi i gol dell'Aprilia, Morero non fa la differenza come si credeva e Mikhaylovskiy ho procurato il calcio di rigore. Insomma, peggio di così si muore. Ha esordito Capitanio, ma dai nuovi innesti ora non si potrà pretendere davvero nulla se non aspettare qualche settimana per l'inserimento definitivo. La classifica non aspetta l'Avellino, che continua ad avere un ruolino di marcia da squadra che deve mantenere la categoria. E l'obiettivo sfugge di mano. Si vuol restare un altro anno in D? Neanche per sogno. E per favore, si prendano provvedimenti seri.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 14 novembre 2018 alle 16:44
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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