Non sappiamo se si possa dire che si apre una nuova era per l’Avellino Calcio, ma di sicuro possiamo dire che i tempi bui sono per fortuna ormai lontani. Il fallimento, la ripartenza dalla serie D, i dubbi su un futuro nebuloso, tutto lasciato alle spalle. L’Avellino sta risorgendo, nel migliore dei modi, con un’amministrazione saggia e oculata, che tiene conto innanzitutto dei bilanci societari e poi degli investimenti necessari a rinforzare l’organico. Il segnale positivo è che anche la piazza, mai realmente addormentata ma un po’ delusa dagli ultimi avvenimenti, che si era allontanata dal Partenio (nonostante il doppio salto dalla D alla Prima Divisione) si sta ricompattando. L’entusiasmo di Sturno è un segnale positivo, la campagna abbonamenti procede bene, unico nodo da sciogliere per mettere davvero tutti d’accordo e riportare allo stadio anche gli affezionati al vecchio logo, i nostalgici della U.S. per intenderci, quelli che non ne vogliono sapere di associare l’attuale A.S. Avellino alla società fondata nel 1912, è riprendere appunto il marchio originale e far risorgere completamente il glorioso Avellino.

Iacovacci & Co. ce la stanno mettendo tutta, si proveranno tutte le strade possibili, intanto non va dimenticato un dato: U.S. o A.S., è l’idea della nostra redazione, quello che conta è il bene del calcio ad Avellino, la maglia biancoverde, lo stadio Partenio. Attualmente la dirigenza che gestisce la squadra cittadina sta operando bene, ama questa piazza ed è giusto che tutti i tifosi si sentano rappresentati da essa.

E per una volta dopo gli anni pre-fallimento, l’Avellino torna a competere anche per la promozione in B. Un sogno, una chimera fino a 2-3 anni fa, e invece la società è ufficialmente uscita allo scoperto dichiarando di puntare almeno ai playoff. Le doti di Bittante, l’esperienza di Castaldo e Biancolino, le qualità di Fabbro, Izzo e così via per una squadra ben amalgamata che potrebbe essere ulteriormente rinforzata. Gli addetti ai lavori mettono l’Avellino nelle prime posizioni per lottare per la promozione; la divisione orizzontale dei gironi non gioca a favore perché il girone meridionale è notoriamente il più duro, ma sulla carta i numeri ci sono.

Ora serve solo che tutte le componenti facciano la loro parte: società, tifosi e stampa. I presupposti sono buoni, il ritiro di Sturno è cominciato sotto i migliori auspici, se son rose…

Sezione: Editoriale / Data: Mar 24 luglio 2012 alle 12:12
Autore: Zanna Bianca
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