Arriva Marconi, e l'Avellino vince la prima partita del 2023. Non crediamo sia un caso, abbiamo scritto fino alla nausea che senza un attaccante di razza l'Avellino sarebbe rimasto incompleto, incapace di sfruttare le occasioni che venivano pure create davanti, e le recenti prestazioni lo dimostravano. Arriva Marconi, e l'Avellino non solo vince la prima partita del nuovo anno, ma centra anche la seconda vittoria più larga della stagione (dopo il 4-0 al Taranto), la terza fuori casa, e segna in una sola gara più gol di quanti ne aveva segnati nelle ultime 7: dopo il 3-1 sul campo della Turris, infatti, l'Avellino aveva messo a segno la miseria di 3 gol in 7 partite, finendo a secco le ultime tre. Da opportunista il primo gol (poteva segnarlo chiunque, ma ha avuto il pregio di farsi trovare al posto giusto al momento giusto), da bomber vero il secondo, Marconi si presenta al suo nuovo pubblico con una splendida doppietta. Due palle gol, due reti, questo si chiede a un bomber. Ma è stato un buon Avellino per lunghi tratti di gara: ottimo il primo tempo, con un Trotta scatenato, autore di belle giocate, due assist e una traversa.

L'Avellino ha però denotato ancora una volta il limite che ha caratterizzato le ultime partite, cioè un calo nella ripresa che ha portato il Potenza ad attaccare e a trovare il gol del pari (il primo è arrivato sul finire di primo tempo su disattenzione di Ricciardi con la complicità di Moretti). La differenza, stavolta, è stata nella fortuna di avere a disposizione un bomber che di testa ha riportato avanti l'Avellino, sciogliendo la squadra, che poi di testa con Benedetti, altro nuovo acquisto che ha avuto un impatto positivo sulla gara, l'ha chiusa. Altra differenza rispetto alle ultime partite: i cambi stavolta hanno portato non solo forze fresche che hanno aiutato la squadra a risalire nell'intensità che si stava perdendo, ma anche qualità. Nell'economia totale della gara quindi, tolto il calo tra fine primo tempo e inizio ripresa, l'Avellino ha meritato la vittoria, anzi avrebbe potuto chiudere anche con un bottino di gol maggiore.

Un attacco che ha girato finalmente al meglio (due gol Marconi, due assist Trotta, un gol e tante giocate Russo), un centrocampo che ha supportato la manovra, se proprio vogliamo analizzare gli aspetti da migliorare, dobbiamo concentrarci ancora una volta sulla difesa. E qui torniamo su un tema affrontato più volte nell'ultimo periodo: è vero che la squadra ha trovato una sua identità nel 4-3-3 e stravolgerla ora sarebbe un rischio, ma continuare a giocare con due terzini che sarebbero degli ottimi quindi di centrocampo come Ricciardi e Tito (e l'errore sul primo gol lo dimostra), ma anche il subentrante Rizzo, ci sembra esponga l'Avellino a troppi pericoli. Vista la quantità, anche di valore, di centrali attualmente in rosa (Benedetti, Moretti, Auriletto, Sottini) non sarebbe più funzionale tornare al 3-5-2 (o anche 3-4-1-2 nell'eventualità), tra l'altro modulo tanto caro a Rastelli? Lasciamo ovviamente al tecnico, sicuramente più qualfiicato di noi, l'analisi ma siamo sicuri che, alla lunga, probabilmente dalla prossima stagione, andrà in questa direzione.

In conclusione, a mercato chiuso, dobbiamo anche completare l'analisi lasciata in sospeso domenica scorsa, quando ci chiedevamo se bastasse un solo attaccante a risolvere i problemi di questo Avellino. Sicuramente un singolo in una squadra non può spostare gli equilibri, ma intanto come abbiamo visto può risolvere situazioni intricate (chissà se, senza Marconi, l'Avellino avrebbe ugualmente rimesso il naso avanti dopo il pari del Potenza) e poi è chiaro che serve che tutto l'insieme funzioni e a Potenza è stato così: Trotta e Russo hanno fornito un apporto costante e sostanziale, il centrocampo come dicevamo ha dato supporto. Speriamo che questa partita sia da auspicio all'apertura di un nuovo ciclo, che febbraio ci restituisca un Avellino che si riporta con prepotenza in zona playoff, andando a conquistare posizioni di maggiore prestigio nella griglia playoff, assolutamente alla portata.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 febbraio 2023 alle 17:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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