Tre gol per far tornare il sorriso sul volto dell'Avellino. Una vittoria scacciacrisi contro un avversario che ha dimostrato di avere accusato il colpo dei problemi societari, della lunga astinenza dal campo, del vai e vieni di proprietà che cedono e riacquistano come se niente fosse, di stipendi non pagati e ora finalmente ricevuti.

Diciamo che il Rieti è arrivato nel momento giusto per un Avellino alla disperata di ricerca di una vittoria, dopo quattro schiaffoni presi in pieno viso, dopo la burrascosa ripresa della preparazione con le voci di dissidi interni tra Capuano e la squadra, smentiti dallo stesso allenatore e le polemiche generate dal mancato tesseramento di Meola, scappato a Chieti, e lo "zero" nella casella degli euro incassati dall'Avellino sul fronte valorizzazione dei giovani, che ha fatto infuriare Di Somma.

Insomma, c'erano tutti gli ingredienti per vivere un'altra domenica di passione. Per fortuna di fronte a Morero e compagni si è stagliata la figura pericolante del Rieti, schiantato in 17 minuti, ma rimesso in piedi dalle solite amnesie difensive dell'Avellino, che ha rischiato di farsi del male da solo, rinvigorendo un avversario in crisi. 

Per sapere se l'Avellino sia guarito o meno bisognerà attendere le prossime due partite, quella di Coppa Italia, in programma mercoledì con la Ternana, e la trasferta di Viterbo, contro una Viterbese reduce dalla terza sconfitta di fila. Il girone di andata si avvia alla conclusione, con le ultime tre uscite. Dopo Viterbo, i biancoverdi affronteranno la Sicula Leonzio dell'ex Bucaro e poi il Monopoli lontano dal Partenio-Lombardi. Poi, prima della fine del 2019, ci sarà tempo per un'altra gara di Coppa - in caso di passaggio del turno - e della trasferta a Catania, contro un altro avversario in difficoltà economiche. 

Un rush finale da vivere tutto d'un fiato, che potrebbe essere caratterizzato dalla cessione del club e dal trasferimento - si dice imminente - delle quote societarie dal gruppo Sidigas alla cordata rappresentata da Martone e che vede, tra lue sue fila, anche l'avvocato Chiacchio. E se è vero che per la salvezza occorrono circa 40-42 punti, l'Avellino dovrà provare a girare la boa almeno a quota 21: significherà racimolare almeno 4 punti nelle prossime tre gare. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 novembre 2019 alle 22:32
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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