La prosecuzione del campionato di Serie C è appesa a un filo sottilissimo.

Più che speranza, possiamo definirlo un accanimento terapeutico. Se a decidere fossero stati esclusivamente i presidenti di Lega Pro, sull'attuale stagione sarebbero già calati i titoli di coda. A tenere viva la speranza è la stoicità del presidente Francesco Ghirelli, che deve rendere conto alla Figc intenzionata a completare la stagione agonistica e, allo stesso tempo, deve tutelare le sessanta società di terza serie, che spingono per una soluzione rapida e indolore, nel rispetto delle vittime e di chi, con enormi sacrifici, meriterebbe il salto di categoria.

Per il 4 maggio è stata programmata l'assemblea di Lega Pro, dopo il polverone mediatico generato da quel sorteggio per la quarta promossa in Serie B che ha generato polemiche e invettive nei confronti di Ghirelli, tradito da qualcuno dei suoi, che ha messo in giro un comunicato top secret spiattellato su siti e giornali, provocando ulteriori conflitti che si tramutano in dichiarazioni al limite dello sciacallaggio. 

E' notorio che chi lotta per salvarsi o chi non ha più nulla da chiedere al campionato spinga per chiuderla qui, così come - a ragione - le prime di ogni girone pretendono quanto dovuto, ovvero una promozione in Serie B che, senza il virus, sarebbe sicuramente arrivata. E' per questo motivo che sembra logico e fuori discussione procedere con le "premiazioni" di Reggina, Monza e Vicenza, ormai dirette verso la categoria superiore. 

Occorre trovare la quarta promossa. Il sorteggio, con una corsa playoff virtuale, non è piaciuto a nessuno e non è neppure giusto che, sfruttando esclusivamente la buona sorte, una squadra indietro in classifica possa beffare chi è nelle prime posizioni. E' giusto, anche in questo caso, che sia la migliore seconda a meritare la promozione in B, attraverso un calcolo matematico che tiene conto dei punti conquistati e delle partite giocate.

Finirla qui sarebbe la soluzione più semplice, anche se qualcuno resterà sicuramente deluso e darà battaglie nelle aule giudiziarie.

Per completare la stagione seguendo il protocollo stipulato dalla Commissione Medica della Figc, occorrerebbero circa 150-200 mila euro, tra sanificazione delle sedi, tamponi da analizzare e la ricerca di una struttura ricettiva che possa accogliere una quarantina di tesserati e dipendenti per circa 30-40 giorni. Senza dimenticare stipendi da onorare, spese di trasferta e altre ancora, senza ritorni economici, perché si giocherà a porte chiuse. Un bagno di sangue che quasi tutti i presidenti vogliono assolutamente evitare, per poter programmare la prossima stagione. 

Ecco che l'unica alternativa al "chiudete tutto" è rappresentata dallo svolgimento di playoff a squadre ridotte. Una sorta di Final Eight cestistica da disputare in pochissimi giorni per decretare la quarta promossa in B. Stesso discorso per i playout. Impossibile vietare, poi, le promozioni dalla Serie D, così come gli eventuali ripescaggi dalla quarta serie. C'è il rischio che la prossima stagione di Lega Pro possa iniziare con 65 società, ma è altrettanto vero che almeno 5-6 club sono a forte rischio iscrizione (Catania su tutte). 

Altri dieci giorni ancora e poi il mosaico dovrebbe finalmente riempirsi. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 23 aprile 2020 alle 16:51
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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