L’Avellino riparte dal passato. Da un uomo solo al comando e da un irpino doc in panchina, trait d’union tra vecchio e nuovo campionato, primi tasselli di un mosaico che si completerà più avanti, quando il lavoro sul mercato del duo di direttori porterà i suoi frutti. L’Avellino riparte dal “doppio Walter”. Il primo, Taccone proprietario dell’intero pacchetto societario dopo l’uscita di scena di Michele Gubitosa e il mancato – almeno per il momento – ingresso di Angelo D’Agostino. Il secondo, Novellino, confermato a gran voce dopo l’impresa compiuta la scorsa stagione. Ha firmato un biennale e ha intenzione di chiudere la carriera in biancoverde. Magari in serie A.

Si riparte dal passato e per adesso va anche bene così, in attesa che qualcuna delle tre cordate di imprenditori interessate compia il passo decisivo per permettere all’asticella degli obiettivi di raggiungere una soglia decisamente più alta. La permanenza di Novellino invita a credere che anche allo stato attuale esistano i presupposti per disputare una stagione importante, con meno patemi d’animo da vivere rispetto al recente passato e con una compagine tecnico-societaria sicuramente più unita di prima.

Massimiliano Taccone ed Enzo De Vito sono già al lavoro per accontentare il tecnico che, intanto, ha fatto già valere le prime idee. L’Avellino svolgerà il ritiro pre-campionato a Cascia, come voleva Novellino, dal 16 al 31 luglio, salutando Sturno, probabilmente (pensiero personale) motivo principale delle partenze ad handicap delle ultime due stagioni. Non ce ne vogliano gli sturnesi. Il manto erboso del Castagneto è da applausi, così come l’ospitalità ricevuta e la cordialità dell’intera popolazione, ma il clima non aiuta i muscoli a rigenerarsi e gli scatti e le corse in salita, a bordo campo, tra macchine in sosta e qualcuna pure in movimento, non è il massimo della vita per una società di serie B e per chi deve prepararsi ad affrontare un campionato terribile.  

Sul mercato Novellino vorrà essere accontentato, almeno in buona parte. Ha ricevuto le garanzie che chiedeva, alle parole dovranno corrispondere i fatti. Ha presentato un elenco di nomi che fanno al caso suo, qualcuno lo ha già a disposizione, qualcun altro potrebbe finalmente giocarsi le chance mai avute. Come Arrighini, che Novellino vorrà valutare con attenzione.

Si riparte dal passato e probabilmente dalla vecchia guardia formata da D’Angelo e Castaldo. Dal carisma di Ardemagni, dalle geometrie di Moretti che, con una preparazione migliore, potrà sicuramente far accrescere la qualità del centrocampo. Qualcuno andrà via, qualcun altro arriverà. L’Avellino riparte dal passato, guardando con fiducia al futuro, memore degli errori compiuti e consapevole dei traguardi che potrà raggiungere. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 06 giugno 2017 alle 19:36
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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