Dici Barbadillo e ti vengono in mente i magici anni della serie A. Lui come Juary, Tacconi, Dirceu e tanti altri hanno contrassegnato un'epoca nel calcio avellinese. Ecco perché è sempre piacevole rivederlo e scambiare con lui quattro chiacchiere, come è successo oggi all'ATA Hotel di Milano, dove Barbadillo era presente in qualità di procuratore insieme al figlio.

Geronimo, innanzitutto commentiamo questo ritorno dell'Avellino in serie B.
"Sono stati di recente ad Avellino in occasione della promozione, direi che tutti hanno fatto un ottimo lavoro, dai dirigenti al direttore sportivo, dal tecnico ai calciatori fino al pubblico che rappresenta sempre l'arma in più per questa squadra. E' stato centrato l'obiettivo prefissato ovvero il ritorno in cadetteria".

Ora quali sono gli errori da evitare per non ripetere l'ascensore degli scorsi anni?
"Non stravolgere l'attuale rosa, inserire al massimo 3-4 calciatori anche non di esperienza perché non sempre avere esperienza vuol dire far fare un salto di categoria a una squadra. Magari un giovane che ha voglia di mettersi in mostra e di imporsi ha maggiori motivazioni rispetto a un giocatore già arrivato. E io credo che ogni giocatore che viene invitato a indossare la maglia biancoverde dovrebbe dare il massimo per questa piazza".

Tu che sei abituato a vedere un Partenio spesso pieno in serie A, è un peccato vedere le poche presenze degli ultimi anni e una capienza ridotta...
"Credo che il ritorno in serie B riavvicinerà molti tifosi alla squadra e il Partenio tornerà ad essere l'arma in più com'era in serie A".

Infine, che impressione hai di questa dirigenza che è riuscita a riportare l'Avellino dalla D alla serie B?
"Come dicevo all'inizio, credo che sia un'ottima dirigenza e se l'Avellino è tornato nel calcio che conta è solo merito loro".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 20 giugno 2013 alle 14:45
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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