Lunga intervista di Stefano Colantuono rilasciata ai microfoni di Radio Punto Nuovo. L'allenatore, ex difensore dell'Avellino, ha ricordato le battaglie in campo contro Maradona, le sfide al Partenio e alcuni aneddoti interessanti. 

Queste le sue parole: "Mi ritengo un fortunato perchè faccio parte di quella schiera di calciatori che hanno avuto modo di affrontarlo in quegli anni lì, in questo caso con la maglia dell'Avellino ma anche con qualche altra squadra. Il ricordo del calciatore è superfluo, che dire del numero uno, del più grande calciatore di tutti i tempi. Dovrei dire solo cose che sono state dette e ridette. Mi vorrei soffermare più sull'aspetto umano di Diego. Con tutte le persone con cui ho parlato che erano con lui in squadra in quel Napoli o all'Argentina, non ce n'è uno che nn dica che Maradona era un fuoriclasse anche fuori dal campo. Era sempre umile, sempre a disposizione, sempre sorridente, ha anche fatto tanta beneficenza. Su quello che ha fatto in campo è inutile parlarne". 
Qualche aneddoto: "Nel 1986-87, l'anno dello scudetto del Napoli, l'Avellino era una bella squadra, facemmo ottavi, quindi ce la giocavamo con tutti. Ricordo che al Partenio finì 0-0, a Napoli le prendemmo, penso 3-0 se ricordo bene. Quella del Partenio fu una bella gara, equilibrata, ricordo una traversa di De Napoli per loro. Se non vado errato Vinicio mise Murelli a uomo su Diego. E se la cavò bene, nel limite del possibile quando si parla di marcare Maradona. Io se non sbaglio marcavo Carnevale. Giocare contro quel Napoli era stupendo. Ricordo un episodio, relativo alla Curva dell'Avellino. Si vociferava che Maradona avesse un figlio in quel periodo, non riconosciuto e i tifosi biancoverdi appesero uno striscione con scritto 'auguri papà'. Una cosa molto simpatica". 
Lo stato d'animo su come si approcciava a marcare Diego: "Il calcio era diverso, molto maschio, c'erano marcature a uomo, il mister ti assegnava già in settimana chi marcare. Colpi bassi ce n'erano, non c'erano tante telecamere quindi si provava a fermare l'avversario con ogni mezzo. Su Maradona si sono usati tanti mezzi. Un altro episodio su Maradona che posso raccontare è quando ero all'Arezzo, in Serie B e Maradona, estate 1984, era appena arrivato a Napoli. Ricordo che la prima amichevole che fece fu contro di noi e qualche settimana dopo, ironia della sorte, giocò la prima gara ufficiale in Coppa Italia sempre con noi. E mi ricordo che prima della partita al San Paolo, facevamo riscaldamento, all'epoca sotto la Curva, e arrivò lui, con una palla in mano e si mise a palleggiare a ritmo di musica. Ricordo che rimanemmo fermi a guardarlo per alcuni minuti, come ipnotizzati. Il nostro preparatore ci incitava a riprendere il riscaldamento ma quello spettacolo fu incredibile". 
Su Avellino-Catania, da doppio ex: "Due piazze importanti. Sono due nobili decadute, che hanno fatto calcio a grandi livelli, una partita che ha fascino, due tifoserie rivali. Mi auguro possa essere una bella partita, peccato vederla in Lega Pro, con la speranza che queste squadre possano poi riscontrarsi presto in altre categorie". 
Riforme Serie C: "La Lega Pro non la conoscevo da tanto tempo e devo dire che le riforme sono importanti. Si possono fare tante cose per dare una mano a questi club che andrebbero aiutati perchè ora come ora la Serie C non ha introiti, hanno costi notevoli e stessi impegni di squadre di Serie A e B. La Lega Pro è un bagno di sangue". 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Gio 26 novembre 2020 alle 16:40
Autore: Marco Costanza
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